mercoledì 21 dicembre 2011

Ravenna Cesenatico Comacchio

8 dicembre 2011

Sto aspettando che si metta a bollire l’acqua per la pasta nel parcheggione sull’A14 a Borgo Panigale (BO). Ronzo Chienis e i pupi sono usciti in maglione a sgranchirsi le gambe… temperatura accettabile!!!
La partenza da casa è stata intorno alle 9.30 e giù giù per tutta l’autostrada fino a qui, non abbiamo potuto fare a meno di rallegrarci per aver scelto di fare questo ponte in totale controtendenza rispetto alla massa dei visitatori dei mercatini… ma chi glielo fa fare? Chissà se ci staranno tutti in Trentino - Alto Adige!
L’olio sul camper si era ghiacciato, speriamo di ristabilire presto condizioni socio-abitative più umane… 

9 dicembre 2011

Ieri poi siamo arrivati a Ravenna in via della Resistenza, ma prima il navigatore ci ha fatti passare per qualsiasi via del centro! Ci siamo quindi incamminati lungo le antiche mura per andare a visitare il complesso della basilica di San Vitale con il mausoleo di Galla Placidia… veramente impressionanti!!! Peccato che con i bambini l’aspetto contemplativo non sia attuabile, ma Camilo Cienfuegos è rimasto molto stupito del fatto che siano riusciti a dipingere la cupola di San Vitale.
Poi giretto in un centro superaffollato con tutto quanto potessimo concederci: pizza al taglio, giostra cavalli, caldarroste… ma non l’aperitivo! Sono rimasta davvero colpita dalla bellezza di questa città e anche dal fatto che ci fossero i mercatini di Natale e dell’artigianato… quindi perché vengono tutti a Trento e Bolzano????
Volendo tornare al camper abbiamo avuto l’avventata idea di chiedere informazioni agli anzianotti locali… STOLTI!!! Cioè, persone simpaticissime e molto disponibili…. Ecco, fin troppo! Comunque, di informazione in informazione, alcune impreziosite da particolari politici, siamo arrivati al camper, dove abbiamo fatto cena con una pizza d’asporto in integrazione alle cose che avevamo in frigo… e nanna tutti molto presto (dopo partitina ad Indovina Chi?) con un bel calduccio Made in Webasto!

8 dicembre 2011


Abbiamo dormito benone! E ci siamo svegliati verso le 8.30! Facendo colazione, dei carabinieri ci hanno chiesto se avessimo visto chi aveva abbandonato una macchina lasciata vicino a noi in sosta per poi salire su un’altra… ma dove abbiamo dormito???
Quindi siamo partiti per andare a visitare la basilica di Sant’Apollinare in Classe, considerata nelle indicazioni ordini di rilevanza in meno rispetto alla vicina Mirabilandia… comunque è veramente curioso sapere che 1500 anni fa si trovasse in riva al mare!
Iniziando con la nebbia, la giornata non ha mai lasciato posto al sole, e siamo arrivati alle porte di Cesenatico fermandoci a mangiare in un chiosco lungo la strada: fritto misto e piadine!
Più che rifocillati, siamo arrivati al Camping Cesenatico (20 euro a notte), dove abbiamo fatto un giro sulla spiaggia (un po’ desolante… e l’acqua: schiumosa!) e approfittato dei bagni riscaldati per farci la doccia, e quindi ci siamo spostati in camper nel bel centro di Cesenatico, che al di là del suggestivo presepe sulle imbarcazioni, è veramente molto suggestivo, e quasi intimo in questa stagione… ancora torno a chiedermi perché vengano tutti ai mercatini di Trento e Bolzano???
Cena sul camper in campeggio con Sangiovese ‘delle nostre colline’ (come ci ha consigliato il bottegaio). Sono tutti molto cordiali e simpatici.
 


10 dicembre 2011

Altra buona nottata, cominciamo a prenderci gusto nella permanenza in camper! Svolti i preparativi, abbiamo lasciato il campeggio e ci siamo diretti a Marina di Ravenna, per ammirare un altro presepe, stavolta di sabbia! Bellissima la realizzazione, ma al di là di questa ci è parso che la località non avesse altro da offrirci, quindi ce ne siamo ripartiti subito, in direzione di Comacchio. Ci siamo ritrovati nella possibilità di utilizzare il traghetto per procedere lungo la costa, ma ci siamo lasciati intimidire, preferendo allungare di molto la strada e tornando in parte verso Ravenna, per poi proseguire all’interno nel Delta del Po.
Guidati dalla fame, mi sono ricordata di una recensione che segnalava un’ottima pescheria con friggitoria a Porto Garibaldi e, come se ci fossimo già stati centinaia di volte, l’abbiamo trovata subito, proprio sul porto, dove abbiamo anche potuto parcheggiare il camper senza problemi. Si chiama pescheria da Cavalieri, ha dei tavolini in una veranda al chiuso e ci siamo presi un abbondantissimo misto più che saziante, completando poi il pasto con un sacchettone di mandarini nella vicina frutta e verdura, che abbiamo mangiato sul porto godendoci una temperatura incredibilmente piacevole!

Siamo quindi andati a visitare Comacchio, parcheggiando nel piazzale della Coop locale… altra piacevolissima sorpresa, anche se i bimbi, forse stanchi di girare, hanno dato segni di sgorillamento, la qual cosa, unita all’estrema facilità di poter cadere nei canali, non ci ha permesso di passeggiare tranquilli. Con molto rammarico quindi non ci siamo concessi alcuna sosta enogastronomica, ma solo tanta ammirazione per il luogo e per le pescherie locali.
Dopo una veloce spesa alla Coop ci siamo quindi diretti sicuri all'area sosta camper Casal Borsetti, trovata senza la minima fatica, dove ci siamo comodamente sistemati con allaccio di corrente elettrica ed ogni tipo di comodità. Prima di cena ci siamo anche spinti per visitare il paese, ma è risultato chiaro fin da subito che l’area sosta camper sia la principale attrattiva turistica del luogo, se non l’unica, in inverno. Ce ne siamo quindi tornati sul camper per la cena, ‘Toy Story 3’ per i bimbi, Zorro a nanna, partitina di rito ad ‘Indovina Chi?’ con Camilo Cienfuegos, e tutti in branda con un bel calduccio.



11 dicembre 2011

Essendo a corto di acqua e in esubero col WC, al mattino Ronzo Chienis si è dedicato ai preparativi e alle operazioni di camper service, mentre io e i pupi siamo andati a vedere la spiaggia… ok, vista! Ora possiamo tornare indietro, ammazza che umidità e che freddo!
Decisi ad essere a casa nel pomeriggio, siamo quindi partiti (pagando 1.50 € per l’elettricità e 4 € per il CS), facendo però nuovamente sosta alla pescheria Cavalieri a Porto Garibaldi per assicurarci un carico di pesce fritto anche per casa.
Abbiamo fatto tutto il rientro su strada normale, risalendo quindi tutto il delta del Po fino a Chioggia e fermandoci a fare una sosta pranzo appena oltre Padova.  

martedì 29 novembre 2011

Lac d'Erdemol con calzature inadatte

Proprio io che la meno sempre che in montagna ci si debba andare attrezzati, con il giusto equipaggiamento, pensando sempre alle varie evenienze... dovendo preparare uno zaino per me sola, e non per tutta la famiglia, me la sono presa fin troppo comoda... e ormai a metà strada tra casa e il parcheggio, mi sono ricordata di aver dimenticato gli scarponi!!!
Ma cosa saranno mai!?! Solo la componente più importante per una camminata in montagna...!!!
Vabbè, cosa dovevo fare, ormai? Avevo il tempo contato e le scarpe da trekking leggero. Sono andata lo stesso...
Ovviamente trovando un sacco di ghiaccio e neve...!


La camminatina per il lago Erdemolo (Lac d'Erdemol) partendo da Frotten sopra Palù del Fersina (accesso al lago Erdemolo) è sicuramente adatta a tutti... però diamine in inverno resta praticamente tutta all'ombra, e la neve ben calpestata diventa un tappetone di ghiaccio.
Con gli scarponcini mi sentivo un po' bagigia, fortunatamente non c'era da sprofondare, e i bastoncini hanno più volta salvato le mie tenere chiappotte dal rischio caduta, così le ho riportate a valle senza intoppi.




Resta l'immagine del bel lago ghiacciato (e ci credo, pienamente al sole, in questa stagione non c'è mai!) e di alcune sculture di cristalli di ghiaccio molto affascinanti.
Io che detesto il freddo, ogni tanto devo ammettere che qualche fascino, ce l'ha!

giovedì 24 novembre 2011

iL TuRiStA LoW CoSt: SeYcHeLlEs FaCiLiSsImE dA FaR Da Sè...

iL TuRiStA LoW CoSt: SeYcHeLlEs FaCiLiSsImE dA FaR Da Sè...: Nell’immaginario collettivo c’è l’idea che alle Seychelles si possa andare solo nei resort di lusso e grazie a pacchetti organizzati. Noi ci...

martedì 22 novembre 2011

amici della guesthouse

A corollario del diario di viaggio alle Seychelles, particolare menzione va riservata ai vicini di guesthouse promossi sul campo e con merito al rango di: amici di guesthouse!



Vien subito da dire che se è vero che nulla capita a caso, allora la prima apparizione di Van Der Bar seminudo nel giardino tropicale, plaudente mitologiche figure autoctone, è di difficile collocazione sintomatica spazio temporale. Apparso nei pressi di un gigantesco albero equatoriale sul quale giaceva detenuto un pipistrello della frutta, si è immediatamente proposto come interlocutore instancabile mostrando tutta la sua capacità di dire ignobili cagate. Abbiamo stretto amicizia ritenendo fosse l’unico modo di evitare sanguinose rappresaglie a sfondo sessuale. Solo nei giorni successivi e dopo la conoscenza della compagna e del figlio in tenerissima età, ci siamo convinti della bontà dell’individuo. In particolare abbiamo consacrato con i soliti riti pagani l’unione tra famiglie: ci siamo scambiati pastasciutta, birra, detersivo universale, reggipetti, ami da pesca ed altro ancora.

Gegè Telesforo Van Der Bar, detto il Manta molla: variegato personaggio appartenente, se non al mondo intero, almeno all’Europa intera…all’Italia di sicuro. Nato in una regione, ha studiato in un’altra, i parenti sono sparsi da nord a sud e a lui, in un attimo di distrazione, è scappato di trasferirsi in Olanda. La conformazione strutturale, il piglio, la postura e l’impostazione del diaframma fanno pensare alla tipica persona in grado di cavarsela in qualsiasi situazione. In realtà lui è bravo a rompere i coglioni. Attualmente si impegna ad ubriacare olandesi, gli astemi li atterra con indigeribili intingoli appartenenti alla ricca cucina del meridione d’italia. Tra le armi di distruzione di massa più spaventose utilizza le melanzane alla parmigiana e le polpette al sugo. Alcuni avventori della sua attività si gettano contro le auto di passaggio al fine di soffrire meno.

Giuseppa Van der Uommero, detta la Tulipana di bufala: compagna del Van der Bar, lo ha seguito con la seria intenzione di aiutarlo a sterminare in qualche modo gli olandesi. Persona solare, ha trovato con la maternità la sua dimensione ideale. Nei ritagli di tempo che lei, gaudente, dedica al piccolo con abnegazione totale, aiuta il compagno a rompere i coglioni al prossimo con altrettanta abnegazione. È di piacevole compagnia. È convinta però di essere scambiata per olandese dagli stessi olandesi.

Seychelles no frills - seconda parte: Praslin

Heidi Nosiola scrive in viola scuro
Ronzo Chienis scrive in blu

5 novembre 2011 h 15.00
 
... e siamo a Villa Flamboyant!
Anche stavolta primo impatto splendido, situazione sgarruppata ma selvaggia e originale, bungalow enorme... ma poi a ben guardare anche qui ci sono varie magagne.
Abbiamo subito iniziato con i cani, che sono tanto coccoloni ma poi hanno rincorso e morso entrambi i pupi, ma la sorpresa meno gradita è stato apprendere che pur avendo la cucina, il suo uso ci sarebbe costato più del pattuito!

Scazzo totale... poi l'esigenza di cucinarci per pranzo la pasta che avevamo dietro, ci ha indotti a prendere l'improvvida decisione di scegliere questa benedetta formula "self catering" a 30€ al giorno!
Adesso, ripensandoci, e avendo già la mezza pensione, è una cifra fuori di testa, e vogliamo rinunciarci pagando solo per oggi che in effetti abbiamo "cucinato".
Intanto stamattina ho voluto dare l'ultima possibilità alle madame della Tournesol, andandole a salutare prima di partire, ma una non ho capito se mi abbia anche solo degnata di uno sguardo, l'altra ha continuato bellamente a discorrere col cognato...


Alle zoccolone della Tournesol non frega nulla delle altre persone ed hanno dimostrato ampiamente la loro maleducazione. Una volta rientrato in Italia consiglierò questo posto solo a riconosciuti rompiballe.
Mi adeguo invece alla recensione che indica la proprietaria di Villa Flamboyant come ferocemente incollata ai soldi. Questa mattina infatti, parlando di euro, le è scomparso il sorriso, è apparso un ghigno feroce, si è modificata la voce, sono cresciuti peli sul dorso delle mani, ha cominciato a roteare gli occhi ed i capezzoli, gridando confusa ancestrali formule magiche. Si mormora che di fronte a chi, tempo fa, abbia preteso uno sconto, abbia iniziato un rito propiziante la resurrezione del padre defunto e composto nel giardino di casa. Tuttora!
Molto probabilmente ci fatturerà il cocktail (?) di benvenuto, come fanno i meccanici in Italia con gli stracci.
Comunque siamo immersi nel nulla dalla parte semidisabitata dell'isola, quando questa mattina dal porto abbiamo detto al taxista quale fosse la nostra destinazione, lui ha comperato un treno di gomme nuove e avvertito casa che, forse, non sarebbe mai più rientrato.


Vero, inquietante... un uomo è tumulato in giardino accanto al cane Rexy! Ma non è il padre di Rosemary, bensì l'originario proprietario di Villa Flamboyant.

h 20.30


In effetti non è stata una gran giornata... dopo essere scesi un po' in spiaggia, verso le 16.30 ha iniziato a piovere duro, e non ha ancora smesso! Speriamo si sfoghi tutto ora, al limite ci va bene visto che questa giornata la possiamo considerare destinata al trasferimento, al riposo e al bucato!
Inoltre, dopo un tentativo di pastasciutta in self catering rocambolesco (manca tutto: dallo scolapasta all'apriscatole!) abbiamo disdetto l'uso cucina, preso una macchina a noleggio per due giorni a partire da domani alle 9, e fatto la prima cena, veramente abbondante e gustosa e tipicamente creola, qui a Villa Flamboyant.
Con noi a tavola, due svizzeri francofoni, parlanti sufficientemente italiano, cui abbiamo dato piena dimostrazione della nostra grettezza: nel bel mezzo di una gentile e cauta conversazione condotta quasi in punta di piedi sotto una veranda con la luce bassa e il suono della pioggia in sottofondo, Zorro è riuscito a ruttare per poi addormentarsi sul piatto, Camilo Cienfuegos ha mangiato solo riso a piene mani e poi si è alzato per sputacchiare un boccone poco gradito, ma il peggio l'ho dato io! Al momento dell'infuso, qui rappresentato dal rito della citronelle, servito in un altro tavolo della veranda, io mi sono alzata per servirmi e ho chiesto se la citronelle fosse la sabbia messa in un vaso di vetro e praticamente usata come posacenere...


Gli svizzeri francofoni hanno asserito di non aver mai visto un italiano biondo e di fronte a Zorro e Camilo Cienfuegos parevano sbigottiti. Per vendicarsi della nostra inadeguatezza hanno raccontato che non ci si può inoltrare in mare se non entro 5 metri dalla battigia per colpa degli squaloni affamati. In ogni caso loro sono fuori dall'Europa e quindi privi di euro!
La svizzera francofona ha la strabiliante capacità di abbinare ad un animale quasi qualsiasi suono udito nel corso della giornata.
Se non smette di piovere, ci sarà più acqua fuori dal mare, che dentro?


6 novembre 2011


Mentre mi sto godendo in veranda il dopocena, poco al largo si sta consumando una vicenda molto triste: dei bracconieri stanno aspettando una tartaruga che viene sempre qui a nidificare, e la cui carne è molto richiesta per i banchetti nuziali
(...)

...ce lo hanno raccontato gli svizzeri a tavola!
Stamattina è arrivata la nostra Toyotina a 40€/giorno col cambio automatico, per diluire il disagio della guida a sinistra!
Dopo aver fatto amicizia con i vicini di bungalow puglio-napoletani ma residenti ad Amsterdam (Gegè Telesforo Van der Bar detto Manta Molle e Giuseppa Van der Uommero detta Tulipana di bufala, col figlioletto di 3 mesi Diego Armando Van Gogh) siamo partiti alla volta di anse Lazio, dove li abbiamo ritrovati. Prima però abbiamo fatto spesa - benza - prelievo money e attraversato tutta l'isola tra notevoli saliscendi....
Sarà Anse Lazio la spiaggia più bella dell'Oceano Indiano? Mah... Se lo è, chissà le altre... certo, è molto affascinante ma anche parecchio frequentata e civilizzata! Ho apprezzato molto di più il lato selvaggio di Petite Anse e Anse Cocos a La Digue, ma anche da un punto di vista unicamente scenografico, probabilmente è più bella Anse Source d'Argent.
E poi, con le reti a protezione dello squalo, e tutti più o meno intenti a parlare dello squalo, alla fine un briciolo di inquietudine mi è presa... anche perchè Ronzo Chienis e Camilo Cienfuegos uno squaletto dentro la rete l'hanno pur visto...
Comunque, per toglierci eventuali dubbi, penso che domani ad Anse Lazio ci torneremo... prima possibile, per goderci l'assenza di gente e la bassa marea.


In effetti la Toyotina è una Hyunday, il cui bagagliaio ha la misura n. 42-43. Lo so perchè ci ho messo dentro le ciabatte! Uno col 44 deve montare il portapacchi per portare in giro le ciabatte di ricambio. Invece il cambio automatico è un'opzione irrinunciabile, comoda ed elegante. Se solo capissi come funziona! ...La piccola macchinina è sempre in fuorigiri.
In questo momento un geko grasso e verde, tutto tirato a lucido, ci sta guardando con fare interrogativo, forse perchè inaliamo il puzzone acceso antizanzara.
A pochi metri da noi inizia la foresta, è buio e giungono sinistri rumori. Mi chiedo cosa facciamo seduti qui fuori. Heidi Nosiola ostenta la sua tipica sicurezza. Per dimostrare a chi è nascosto dietro le fronde il suo coraggio, fa pedicure.
Il geko ha catturato una preda senza cadere dal muro.
Gli svizzeri francofoni, cui invidio la serena pacatezza dei monaci tibetani, pensano che le patate siano il frutto proveniente da un albero tropicale. Credono che un orribile pastone creolo sia fatto con le lenticchie. Sono certi che i resti ossei di un cagnaccio investito dall'autobus senza freni, siano una prelibatezza realizzata rosolando un essere mitologico metà capra, metà maiale, e metà vitello. Loro sono svizzeri e quindi precisi. Ma tre metà sono troppe!


E tanto per cambiare... piove! Per fortuna, perchè c'è un secco ma un secco...!
Domani per spesa dobbiamo prendere:
- minimo 8, massimo 20 birre
- 8 sacchettini di snacks per l'aperitivo dei pupi
- il necessaire per due pranzi senza fornelli disponibili
- via! anche 2 casse d'acqua


7 novembre 2011


In effetti di roba ne abbiamo presa anche di più: un carrello pieno per 1050 rs!
Adesso stiamo contemplando il nostro amico geko dopo la cena, che stasera ci è stata servita con un altro gruppone di francesi in atteggiamento da Avventure nel Mondo, ci hanno dato quell'idea. C'era un pesciolone gigante dalla testa rossa, una bella sberla. Camilo Cienfuegos ha mangiato solo riso scondito e Diego si è addormentato sulla tavola.
Stamattina, dopo un mio scazzo esagerato dovuto al fatto che Camilo ha bagnato il letto, alle 9.10 abbiamo raggiunto Anse Lazio, così ce la siamo goduta un po' senza troppe persone in giro, anche se io ormai non riesco più a togliermi l'inquietudine dello squalo...
Siamo andati via da Anse Lazio verso le 11.30 con l'idea di andare a mangiare qualcosa di italiano (per i pupi!!!) da Luca ad Anse Volbert, ma era chiuso per lavori e allora abbiamo ripiegato su un altro locale tra l'anonimo e il cinese (Beryaia), senza infamia e senza lode.

La spiaggia di Anse Volbert (Cote d'Or) è meno scenografica ma non male per una placida sguazzata... non è nemmeno così infrastrutturata come pensavo, ci si potrebbe anche tornare...
Pomeriggio dedicato alla Vallee de Mai, tappa obbligatoria e suggestiva, ma non l'esperienza in giungla che mi aspettavo passandoci in macchina... mi ero sentita più into the wild nella traversata per Anse Cocos... nella Vallee ci sono comunque comodi sentieri, è tutto ben addomesticato...
Poi ricerca spasmodica di un bancomat che alla fine abbiamo trovato in areoporto, e quindi spesona, insomma ho raccontato tutto!


Diciamo che questa mattina appena uscito da casa, ho messo il mio piede del Wyoming dentro la ciabatta tridentina, e dentro c'era un ragno creolo di 3 etti! Fortunatamente il fetore della mia zampa lo ha messo in fuga ed io sono vivo, in mutande, ai confini con la selva sinistra a guardare il geko grasso e a pormi domande. Non molto spesso il 7 novembre mi capita di stare in mutande all'aperto.
Oggi abbiamo provato, tra le altre cose, ad abbordare un esemplare locale di delinquente comune al fine di gabbare la banca e di cambiare in nero. Il malvivente, appurato che la mia espressione da ebete rispecchiasse la realtà, mi ha sparato una cifra meno conveniente della banca stessa! In banca 17 rupie/euro, lui 15! I motivi per cui avrei dovuto accettare mi sono ignoti tuttora. Lui, risentito e ferito nel suo orgoglio di merda, si è allontanato dimesso.
Così, dopo la passeggiata nella selva, il cui bagno all'ingresso mi ha soddisfatto appieno, siamo andati a fare lo spesone. Al supermarket Zorro e Camilo Cienfuegos hanno preso un ghiacciolo da aprire a forbiciate. Il cassiere indiano (sembra il titolo di un film!) ha chiamato un tizio dal retro per compiere l'operazione. Costui, o ciò che di lui restava di umanoide, è avanzato puzzando, e con tra gli arti enormi forbicione assassine e putrilente. Il sorriso quasi privo di denti mostrava enorme gioia, oltre che pezzi di calcio appuntiti, abbarbicati tra le opulenti gengive. La bestia, presi in mano i ghiaccioli, ha compiuto sbavante il rito, consegnando le pericolose provette ai nostri figli. Loro sorridenti hanno ciucciato tutto. Forse domattina si sveglieranno uguali a sempre. Forse!


8 novembre 2011


8 anni fa io e Ronzo Chienis eravamo nel bel mezzo della foresta amazzonica, in una vasca jacuzzi all'aperto a goderci un'eclissi totale di luna, e dando inizio a tutta la nostra storia, definita anche questo casino, oggi siamo qui sotto il cielo delle Seychelles, con la luna piena, il mare di fronte ... e 2 marmocchi che dormono e che nel frattempo siamo riusciti a produrre! Ogni tanto questo casino sa ripetere i fasti di 8 anni fa...
Comunque la giornata è cominciata con l'invasione da parte degli svizzeri! Nel senso che a colazione ci siamo dovuti ritirare in un angolo del tavolo del salone per condividerlo con loro
... poi abbiamo pure preso il bus delle 8.50 con loro, stessa loro destinazione: Anse Volbert! E così abbiamo sovraccaricato il povero Tata Marcopolo già pieno all'inverosimile, tra le salite arrancanti e le discesone drammatiche, con i tornanti al limite del capottamento.
Poi loro ad Anse Volbert hanno preso l'imbarcazione per andare a Curieuse Island, dove noi invece andremo domani, e noi siamo rimasti a sguazzare nelle placide acque della baia, pressochè in solitudine, mangiando panini del supermercato e oziando ai massimi livelli.
Poi al ritorno abbiamo anticipato gli svizzeri prendendo il bus delle 15.30. Sorprendentemente è arrivato puntuale, non abbiamo sbagliato nè linea nè direzione, e siamo arrivati a Villa Flamboyant. Alla fermata del bus è rimasto un pupetto locale solo e disperato, alto come Zorro, di cui ovviamente ci siamo occupati ma senza riuscire a farlo parlare nè smettere di piangere, solo tranquillizzarloun po'. Così Ronzo Chienis è andato alla ricerca di qualcuno che potesse conoscerlo, trovando solo la maman (Marlene Barbe Ladouce) del chioschetto più avanti, che se lo è preso in carico riuscendo a parlarci... mah! Succedono cose inquietanti a Villa Flamboyant, come ci hanno confermato Gegè Telesforo e Giuseppa, con cui abbiamo fatto aperitivo davanti ai nostri bungalow... tipo il nuovo guardiano che si acquatta tra le frasche con fare furtivo, spaventando a morte noi poveri avventori!
Però per cena (solito Zorro stramazzato sul tavolo e solito Camilo Cienfiegos cibantesi di solo riso) c'era un ottimo pesce spada affumicato con mango e ananas...
Camilo Cienfuegos non vuole andare a dormire perchè deve esplorare i dintorni del bungalow con la lampada frontale, stanando granchi.


La cena era ottima, così sono riuscito a produrre la mia prima scarica della vacanza, devo tener duro, domani c'è la gita in barca all'isola d'Elba. Chissà se ad ottobre qui alle Seychelles fanno la festa della castagna!
La Villa Flamboyant snc ha assunto un nuovo meticoloso guardiano che si aggira furtivo tra la vegetazione. Ha una grossa pila e non eccede in discrezione, così che l'unico risultato sicuro è l'abbaiare dei 18 cagnacci imparentati tra loro presenti in loco. Il labbro inferiore, devastato dal sole, continua a fare malissimo. Non che sia molto interessante, ma lo scrivo!
La prossima volta che ci verrà voglia di andare alle Seychelles leggo, mi ricordo, soffro e faccio in modo di andare sulla Loira.
Heidi Nosiola, nel momento di tenerezza che aveva a disposizione nel biennio 2011-2012, si è lasciata impietosire da un cucciolo di cagnaccio guaiente e lo ha preso in braccio. Ha fruito così del bonus per il biennio. Ora dovrà attendere almeno fino al gennaio 2013. Ma sono contento! ...nel biennio scorso ha utilizzato la stessa possibilità dandomi un calcio nei maroni!


9 novembre 2011


Oggi giornata pessima!
Vediamo se riesco a riassumere, visto che poi stasera vorrei rilassarmi facendo altro... è venuto uno (Joseph = Joshua) a prenderci per la gita a Curieuse Island, dicendoci di dover cambiare meta a andare ad Aride... Eravamo d'accordo per Curieuse a 100€ tutti quanti, con grigliata di pesce compresa, e io capisco sempre gita con grigliata in spiaggia a 60€, quindi nonostante lo scazzo del cambio programma, accettiamo. Ci porta ad Anse Volbert per partire subito con la barca e ci chiede 160€!!! Ovviamente gli diciamo di NO, che non li abbiamo, allora ci molla (letteralmente!) al rasta Robert con cui pattuiamo 90€ per la gita a Curieuse senza barbecue (vado al super a prendere l'occorrente per i panini...). Andiamo a fare il giro a Curieuse (classico: tartarughe giganti, sentiero con granchi enormi, bello snorkelling ad Anse st. Jose) ma ancora sulla barca mi rendo conto di non avere più la macchina fotografica della Sacra Ditta di Ronzo Chienis! Diciamo subito a Robert che probabilmente è rimasta sulla macchina di Joseph, lui dice che ce la cerca, rimaniamo con la paranoia tutto il giorno, quando Robert (preciso e in orario) torna a prenderci, ci dice che la macchina l'ha cercata ma non c'è, che probabilmente l'abbiamo lasciata in albergo... ad anse Volbert tanto per cambiare non ci viene a prendere nessuno, a differenza di quanto pattuito, e dobbiamo prendere un bus stracolmo per tornare a casa...
Insomma, ci eravamo accordati per 100€ per la gita a Curieuse con pranzo in spiaggia e macchina che ci venisse a prendere, e abbiamo rimediato una gita a 90€ e senza pranzo, senza passaggio al ritorno e pure con macchina fotografica piena zeppa delle nostre foto quasi probabilmente 'trattenuta" a mò di risarcimento per non aver accettato una proposta a 160€ per una gita diversa da quella che volevamo!!!
Sono incazzata nera e in questo momento meglio che non scriva l'opinione che ho del popolo seychellese...


Aperitivo con Gegè Telesforo e Giuseppa.

10 novembre 2011


Oggi non mi va di commentare. La macchina fotografica non è saltata fuori nonostante le diffuse ricerche, e tanto basta. Questa cosa mi ha messo addosso un grosso magone nonostante la giornata sia trascorsa bene.


Oggi la giornata, nelle sue battute iniziali, comprendeva il tedioso rito dei saluti ai nostri vicini di bungalow, in partenza per La Digue. Con loro ci siamo trovati bene, infatti meritano uno spazio tutto loro dove vedremo di esplorare ed approfondire diverse tematiche riguardanti il comportamento, la vita in gruppo e le suddivisioni sociali, la ricerca del cibo, le mansioni della coppia, la covata ed altro ancora. La loro normale attitudine al saluto prolungato per ore, comprende una serie di movimenti rituali accompagnati all'emissione di rumore molto forte, schiamazzi e canzoni popolari. In alcuni casi gli esemplari osservanti le misure tradizionali più estreme, si dedicano al consumo convulso di confetture prodotte nei mesi caldi dell'anno. In effetti il meccanismo ha iniziato a manifestarsi con la consegna, presso la nostra dimora, di prodotti locali di conforto. Tuttavia la cerimonia si è svolta in relativa fretta, fatte le reciproche promesse di mantenere inalterata la fratellanza nei secoli e nelle discendenze future, abbiamo saltato la parte dove si diventa fratelli di sangue tagliandosi e mettendo a contatto il dorso della mano insanguinato. Anche il taglio della torta è stato veloce. Ed è così che non abbiamo perso l'autobus.
Ad Anse Volbert ci siamo posizionati nella parte opposta della spiaggia già di nostra conoscenza.


Sì, giornata ad Anse Volbert sulla Cote d'Or dalla parte dei resort e quindi a contatto con i turisti classici, non con gli scoppiatoni come noi...
Al ritorno ci siamo fermati a Baie St. Anne per comprare un paio di souvenir, un geko di legno colorato per la nostra casetta multietnica, e due magliette per i pupi. Tutti articoli molto meno cari rispetto alle zone più turistiche dell'isola. Tutti gli spostamenti li abbiamo fatti in bus, che ormai sappiamo utilizzare comm se nient e fuss... e non ci lasciamo più nemmeno impressionare dalle pazze salite e discese tanto che Zorro si addormenta immancabilmente.
Ormai siamo rimasti gli unici avventori di Villa Flamboyant, a cena Rosemary si dimentica le nostre birre, i nostri tovaglioli e metà delle nostre sedie, ma la cena è sempre buona. Però questo luogo col buio resta ancora più inquietante, con rumori e crepitii e abbaiare di cani...
Particolare splatter della giornata: i cani di Villa Flamboyant si sono mangiati la cacca di Zorro da suo vasino, tutti compiaciuti.
Foto che rimpiangerò aver perso:
- quelle ad Anse Cocos
- quelle a Petite Anse con la selva, la capanna sulla spiaggia e i giochi tra le onde
- le biciclette a La Digue
- i tramonti a La Digue
- il chioschetto d Anse Severe con il pipistrello
- il rasta col cane lupo in mare ad Anse Severe
- i pupi fuori dal supermercato B&M a La Digue, con il figlioletto dei proprietari
- il millepiedi di dimensioni XXXL
- una con le tette di fuori fotografata di nascosto


11 novembre 2011: 11.11.11


Ma la data non sembra particolarmente foriera di belle cose, almeno per noi.
Stanotte Zorro ci ha svegliati lamentoso e ci siamo accorti che aveva 38.5 di febbre e contemporaneamente che Camilo Cienfuegos aveva bagnato il letto! (la sera si era strafogato di citronelle...)
Stamattina, sempre per via della vana speranza di riavere la macchina fotografica, io da sola sono tornata ad Anse Volbert... ovviamente nessuna traccia della macchina fotografica, ma in compenso non ho trovato nemmeno più bus per rientrare! Dopo un'attesa di un'ora e mezza di cui l'ultima mezz'ora in compagnia di due anzianotti svizzeri di cui lei originaria del Wyoming (!), ho preso il primo autobus che è passato e che però faceva la Vallee de Mai e, stanca e preoccupata per Zorrino ammalato e che i miei uomini fossero preoccupati per me, sono scesa al jetty e ho preso un taxi... e li ho trovati a mangiare crackers col prosciutto, altro che preoccupati. Però, nonostante il Nurofen delle 8.00 del mattino, Zorro aveva ancora 38.5 di febbre, e ora dorme, porello...
E per fortuna che ho lasciato perdere l'insana idea che mi era balenata in mente di proseguire con il bus e smontare a Grand Anse per farmi qualche chilometro a piedi, perchè ha fatto uno sguazzone micidiale!


Mentre aspettavamo lo mamma, abbiamo giocato a qualsiasi cosa, abbiamo seviziato con l'argenteria i cagnolini, ho letto ai pupi la storia dei pirati con gli accenti di tutte le regioni italiane, abbiamo tolto il sifone al water, abbiamo giocato ad invadere la cucina della pensione, dato fuoco alla macchina della proprietaria, fatto pipì nel cocktail di benvenuto, incollato le palpebre al pipistrello, messo le lumache nel frigo, potato i germogli di banano, messo il trasferimento di chiamata del telefono dell'hotel sul numero della chiesa valdese a Porto Recanati... poi la mamma è arrivata e abbiamo finito di preparare i crackers col prosciutto!
Zorro ha di nuovo il febbrone. Medicina presa alle 14.00.


Qui c'è un clima da sbaraccamento generale. Rosemary ha già fatto pacchi di tutto, pipistrello compreso, resteremo solo noi e il geko verde.


Sono andato a chiedere la carta igienica e non trovava nemmeno più quella. Ha svaligiato il cesso di un'altra camera per portarla.


I pupi hanno fatto amicizia con Evinrude, la figlia 2enne di uno dei tanti schiavi di Rosemary. Dapprima timidamente, poi hanno azzardato a tenersi per manina, ora si azzuffano come selvaggi e facciamo la solita fatica boia a separarli...
(...)

Stavamo scrivendo??? Evinrude aveva preso uno dei 6 cuccioli e lo aveva scaraventato in mare, tentando poi di soffocarlo nella sabbia...

(...)

aaaaaaah.... Evinrude ci ha distrutti! La prossima volta che mi passerà per la testa di lamentarmi per la vivacità dei miei due mostri, dovrò ricordarmi di questa impetuosa e intraprendente 2enne seychellese! Cui prima abbiamo dovuto sottrarre i cagnolini che portava in giro tenendoli per una zampa... poi lo stesso trattamento lo voleva riservare ai miei due biondi tontoloni, alchè non potendo per ovvie ragioni reagire pure noi con la forza, ci siamo dovuti rinchiudere nel bungalow per sottrarci al suo dominio. Però poi porella, ha pur sempre 2 anni e si è messa a piangere, quindi siamo tornati a consolarla. Tutto questo comunque senza che in più di 1 ora ci fosse nessuno che venisse a controllarla! Ed eravamo stupiti l'altro giorno del bambino lasciato piangere lungo la strada!
 h. 22.00


Tutto fa esperienza! certo che questa sarebbe stato meglio evitarla!!!
Siamo stati all'ospedale per Zorro, grazie all'assistenza e al passaggio di Rosemary (che in questa circostanza si è dimostrata molto gentile e fortemente disponibile!). La febbre era salita a 40 e la dottoressa cubana che mi si rivolgeva in spagnolo ha confermato il colpo di calore, non avevano un termometro per misurare la temperatura, e mi ha spiegato che è meglio curarlo in hotel visto che in ospedale si prendono infezioni, tanto che poi si è ironizzato sulla formidabile avanguardia ed efficacia della sanità pubblica seychellese, come banfa il loro presidente. Non che il nostro sia meglio (e intanto rischiamo di non averlo più al nostro ritorno in Italia), così in macchina abbiamo inneggiato gli slogans della rivoluzione cubana, e auspicato una revolucion planetaria!... e scoperto che Rosemary lascia Villa Flamboyant per spostarsi sulla Cote d'Or... siamo veramente i suoi ultimi guests in assoluto!


12 novembre 2011

Pranzato a La Petite Cabane de Marlene Barbe Ladouce


13 novembre 2011

Alcuni spot dell'ultima giornata a Praslin e del viaggio

Zorro ha sempre avuto la febbre alta, ma per fortuna siamo potuti restare nel bungalow fino all'ora di partenza, nonostante siano venuti i proprietari della Villa per inventariare il tutto, così abbiamo fatto i bagagli in tutta calma
il papà di Evinrude ci ha raccomandato di tenere i bambini lontani dai cagnetti perchè mordono, come lui fa sempre con la figlia (???)
Rosemary ha chiuso definitivamente Villa Flamboyant quando ce ne siamo andati noi! Praticamente ci ha aspettati!!!
La mami Marlene Barbe Ladouce ci ha spiegato che la nostra macchina fotografica probabilmente è stata venduta per comprare droga, e ciò, unitamente al fatto che i bagni dell'aeroporto siano dotati di bussola raccogli - siringhe, conferma la nostra impressione che le isole ne siano piene!
I bagni dell'aeroporto di Mahe sono dotati di saletta nursery che così ampia e bella e attrezzata, in Italia ce le sognamo!
I pupi sono stati bravissimi per tutto il viaggio: taxi, traghetto, bus, aereo, altro bus, macchina... A casa sgorillano di nuovo
La vita di un animatore di villaggio turistico viene vissuta molto pericolosamente tra compagna ufficiale lontana, amiche in visita, ragazze locali (anche se le nere hanno un cattivo odore....!), clienti single e clienti sposate, che danno appuntamenti sessuali nel bagno e un'ora dopo baciano appassionatamente il legittimo consorte... ne avevo seduto uno a fianco e me l'ha spiegato con dovizia di particolari.
Il Tg di Sky all'aeroporto di Milano ci mostra i festeggiamenti per un'Italia finalmente deberlusconizzata... e nonostante i turisti di ritorno dalle Seychelles non siano certo dei gran plebei, sono tutti contenti!
L'Italia e le Seychelles sono diverse per vegetazione, etnia, infrastrutture, temperatura e... al momento quest'ultima mi appare la differenza più rilevante.

C'è chi mi ha chiesto 'ci torneresti?', io ho risposto 'non ci volevo andare neanche questa volta qua!'

Forse in questa frase è racchiuso il mio amore-odio nei confronti delle Seychelles. e' vero che i paesaggi sono da cartolina, le spiagge e gli accessori d'effetto, la natura tropicalmente selvaggia, i creoli... creoli. E' anche vero che manca il valore aggiunto senza il quale non si percepisce la differenza tra bel posto e bella vacanza. E' ovviamente soggettivo, c'è chi rimane estasiato di fronte agli spaghetti al dente dall'altra parte del mondo, o dalla coreografia di don Lurio, o dal grasso della Marini. A me è tanto mancato il calore - folklore - usanze della gente, troppo fredda per intrattenere rapporti che possano andare oltre all'economico/commerciale. E' mancata quella sensazione di serenità che consente di sentirsi a proprio agio, come se si fosse nella propria cameretta! E' mancato qualcosa che potesse fare di noi dei viaggiatori, siamo rimasti semplici turisti. Non voglio oltre modo denigrare un luogo comunque affascinante, l'esperienza vissuta è tutto sommato positiva.
Se considero però gli sforzi fisici ed economici sostenuti per effettuare il tutto, allora penso 'ma vaffanc.....!

giovedì 17 novembre 2011

Seychelles no frills - prima parte: La Digue

Heidi Nosiola scrive in viola scuro
Ronzo Chienis scrive in blu!

28 ottobre 2001

Volo Air Seychelles da Milano Malpensa a Mahe.
34 chili in 4 distribuiti su 2 borsoni, più tre zainetti come bagagli a mano.

29 ottobre 2011

Siamo in cielo da qualche parte, abbastanza prossimi alle Seychelles.
Ieri il nostro viaggio è iniziato alle 14.00 con partenza da casa ed è stato abbastanza regolare, con traffico intorno a Milano contenuto per essere il venerdì pomeriggio precedente al ponte del 2 novembre.
Perciò siamo arrivati a Malpensa intorno alle 17.00, per il volo delle 22.00!!!

Durante il viaggio aereo Zorro ha dato piena espressione dei suoi malesseri: catarro, svomitazzata e occhi appiccicati...
Adesso abbiamo passato la notte in aereo e devo andare in bagno.


30 ottobre 2011, mattino La Digue
Fantastico!
Riconosco che la pioggia trorrenziale abbia il suo fascino indiscusso ai Tropici... ma adesso bastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
Comunque, lessi come bovini, ieri siamo approdati a La Digue... e in pochi secondi di taxi a 10€ (altro che carro trainato dai buoi!) siamo arrivati alla guesthouse Tournesol. E la prima impressione è stata CHE FIGATA! Bello il giardino, abbiamo un bungalow doppio tutto per noi... ok, ci sono due-tre magagne qua e là ma è di nostro gusto!
Abbiamo subito fatto un giretto a piedi a La Passe con la stringente esigenza di recuperare acqua e qualche bene di stretto conforto (birra!) ma dopo aver speso 17€ da Tarosa per acqua, due birrette e una porzione di patatine fritte, e 14€ al supermercatino per 6 bottiglie d'acqua e 4 lattine di birra... abbiamo capito che dobbiamo procurarci al più presto delle rupie!
La cena è stata valida! Con un bel pesciolone saporito ma non piccante... molto buono!
Bambini sgorillati! E come sempre al primo giorno di vacanza, abbiamo stabilito che non viaggeremo mai più con loro ma che aspetteremo che siano grandi e se ne vadano per i fattacci loro! (però Zorro ha confessato che qui gli piace, ed è già un evento!!!)
Durante l'aperitivo fuori dal nostro bungalow, abbiamo visto svolazzare diversi pipistrelli della frutta che si fermano proprio sugli alberi del nostro giardino!
Subito dopo cena, nanna!
Zorro, che è in camera con me, ha avuto molta tosse e quindi non ho acceso l'aria condizionata, preferendo sudare come un alano impazzito. Ad un certo punto una capra è venuta a belare insistentemente sotto le nostre finestre, sono andata a guardare fuori e mi è sembrato che dai fili della biancheria fossero sparite le mutandine di Zorro che avevo steso, così nella confusione del sonno mi sono messa in testa che le avesse mangiate lei e che quindi si lamentasse in preda ad un blocco intestinale! Invece stamattina era ancora in forma...
Adesso stiamo aspettando le bici (2 bici per 10€ al giorno) ma se non smette di piovere.....


30 ottobre 2011, sera


... e invece col cavolo che ha smesso di piovere!
Io spero che questa sia una giornata di pioggia eccezionale altrimenti tra poco non avremo più nulla di asciutto da indossare!

Incoraggiati dalla tregua di stamattina, siamo andati a recuperare le bici, visto che quelli della pensione ci hanno tirato il pacco, e quindi ci siamo dovuti rivolgere al mercato parallelo, che per noi a La Digue è rappresentato dal ragazzino tuttofare che già ieri ci aveva procurato il taxi.
Comunque, raffazzonate due bici chissà da dove, le abbiamo pagate 65€ per 6 giorni e siamo partiti alla volta di Anse Source d'Argent. Abbiamo fatto i portoghesi per evitare la tariffa d'ingresso all'Union Estate entrando via mare, e siamo approdati alla lunga spiaggia, bella e rappresentativa ma non adatta ai bagni che stavamo anelando a causa delle alghe.
Con un bel po' di pioggerella l'abbiamo percorsa in lungo, tra location di un matrimonio (poracci! ...noi avevamo un tempo decisamente migliore!!!) e servizio fotografico con modella in topless, ma non avevamo ancora superato la delusione del mancato bagno che ci ha dato una mazzata l'acquazzone che perdura tuttora.
Abbiamo provato ad aspettare che calasse un po', ma poi siamo tornati passando per la tenuta dell'Union Estate dove persino le tartarughe erano alluvionate!
Bici, corsa con Zorro che nonostante fosse fradicio è riuscito ad addormentarsi sul seggiolino e ora siamo qui, con Camilo Cienfuegos che vuole fare un disegno...

31 ottobre 2011


Ieri ha smesso di piovere in serata ma poi, durante la notte, è venuto giù il diluvio, una roba impressionante! Ma almeno oggi tregua: i vestiti stesi si sono asciugati ma soprattutto noi abbiamo passato 8 ore filate in spiaggia! La prescelta è stata Anse Severe a nord di La Passe, dove siamo arrivati con l'alta marea e così abbiamo capito che è la condizione migliore per valutare scenograficamente le spiagge seychellesi, perchè in effetti sabbia di borotalco, massi granitici, palme e mangrovie sullo sfondo...WOW! l'elemento meno affascinante è il mare!
Mare che comunque ha cominciato ad attrarci con l'abbassamento della marea, quando sono rimaste alcune piscinotte in cui sguazzare placidamente, e che ha permesso a Camilo Cienfuegos di particare un soft snorkelling per lui molto entusiasmante... poi con la bassa marea lo spettacolo del reef emergente è stato un po' desolante alla vista (sbiancamento dei coralli...) ma nel complesso la spiaggia ci ha convinti!

Io sono partita da sola in bicicletta per esplorarmi la zona est dell'isola da Anse Patates in giù, che a parte gli hotel dell'Ocean e Patatran, risulta decisamente più primitiva.
Spesa sia pre- ( panini col salame) che post-gita (birre!) al supermercato B&M, che al momento mi pare più rifornito persino del celebrato Gregoire's, infatti ho comprato persino il preparato di gelatina di frutta che da noi non si trova.
Cena alla Tournesol con Job fish e Skin fish... buoni! ma in un'atmosfera un po' dimessa, a tratti nostalgica.
E piove n'altra volta!


Mentre tentavamo di essere contenti di aver già passato più di 7 ore in spiaggia, per spezzare la monotonia ho deciso di avventurarmi al chiosco selvatico per un espresso all'italiana.
Al primo tentativo ho fallito perchè la corpulenta gestrice era impegnata ad offendere il più possibile il suo interlocutore telefonico. Sono riuscito al secondo, convinto dall'assenza di urla e dalle fauci spalancate di quell'essere, scambiate per un sorriso di benvenuto.
All'estrarre dei ferri del mestiere avrebbe dovuto passarmi davanti tutta la vita. Essendo la mia piuttosto monotona, mi è passata davanti tutta la vita di Vin Diesel! In effetti, in quell'angolo di giungla costiera, in quel chiosco c'è una macchinetta del caffè espresso.
A parte le condizioni malariche di questa, mi ha lasciato perplesso il bicchierino di plastica preso chissà dove e sciacquato velocemente, il cucchiaino di plastica sfuso e portato sul bancone conficcato sotto l'unghia del dito indice, e la bustina di zucchero solida come calcestruzzo. L'enorme tipa mi ha detto, porgendomi l'acquitrino: 'attenzione, è un po' forte!'. Ed io: 'nessun problema, sono italiano!'
....ha preso paura lei!!!


1 novembre 2011


E con oggi ho fatto definitivamente pace con le Seychelles: ci hanno rifatto le camere e cambiato gli asciugamani, non ha mai piovuto, abbiamo visitato il rigoglioso entroterra di La Digue, ho dei gechi sopra la mia testa (mangiate! che ho una zanzara che mi ronza intorno...) ma soprattutto abbiamo visitato una spiaggia selvaggia e primitiva di cui penso conserveremo per sempre la nostalgia: Petite Anse!
Ma all'inizio della gitarella, ho rischiato l'ammutinamento dei miei tre uomini, che stavano per impormi una vita di vacanze in resort 'serviti e riveriti' e 'comodi ad accessi e servizi' perchè: una faticaccia sia in bici che a piedi per raggiungerla, assenza di ombra, alta marea con cavalloni impetuosi e tanto di cartelli di vietato nuotare e avvisi di pericolo!
Poi magicamente tutti i problemi si sono risolti!
Vedendoci armeggiare con fronde di palma, due gentili signori (due uomini = Petite Anse spiaggia preferita dei gay?... non erano gli unici) ci hanno ceduto la loro capanna, visto che stavano andandosene, i cavalloni si sono rivelati entusiasmanti ma non così arrabbiati (il pericolo è indicato da giugno a settembre), con l'arrivo della bassa marea tutto ha assunto un aspetto più pacifico... libidine assoluta!
Unico problema, il sole cocente... lui sì, arrabbiato.
Ritorno a Grand Anse e sosta con cocco fresco e caffè a Le Lautier (per pranzo ci siamo fatti bastare il pane comprato al mattino a B&M) e altra sfaticata in bici, che ad un certo punto ci siamo scambiati visto che Ronzo Chienis e Zorro volevano rientrare in guesthouse, Camilo Cienfuegos ed io andare ad Anse Severe dove ce la siamo spassata ancora un po' finchè l'assenza di ombra non mi ha convinta a rientrare.
Poi cena valida alla Tournesol, bimbi a nanna ed ora sono qui ad aspettare che Ronzo mi faccia compagnia, con le sghignazzate degli ospiti russi in sottofondo...
Ah, mentre aspetto, considerazioni sulle spiagge seychellesi:
Come avevo già letto in altri diari, il giudizio sulle spiagge andrebbe fatto nelle diverse condizioni di marea...
Secondo la mia opinione e i miei gusti, le spiagge con reef (es. Anse Severe e Anse Source d'Argent) sono scenograficamente più affascinanti con l'alta marea, mentre quelle senza reef (es. Grand e Petite Anse) sempre, o forse di più con la marea bassa. Queste ultime però sono decisamente più fruibili per il bagno quando la marea si abbassa, mentre quelle col reef assumono un aspetto un po' desolante con la bassa marea, ma possono risultare più interessanti per l'esplorazione dei bambini, che trovano un sacco di stelle marine, di paguri e di conchigliette abitate... Per il bagno, forse vanno meglio alle condizioni intermedie, o variano una per una... chissà!
Per fortuna ho ancora diversi giorni per formarmi un'idea...
... e i russi hanno finito di cenare!


Sono d'accordo con la Nosiola. Ho fatto pace con le Seychelles, con la signora della Tournesol, ma non con i russi.
L'isola oggi è piaciuta anche a me per il già descritto, anche se la temperatura infernale, l'umidità e le salite mi hanno spesso fatto pensare di non essere adatto ad un turismo che comprenda itinearari che vadano oltre al C.A.P. di appartenenza.
La signora della Tournesol non è cambiata, sempre incazzata come un europeo nel traffico, con i figli simili a lei nell'aspetto ma con caratteri variopinti: ottimista ed elegante la figlia, ubriaco il figlio.
I russi si comportano come tali e non meritano descrizioni, il fatto che il Berlusca abbia affari con loro si commenta da sè.
Nota positiva, i rasta del posto che rispecchiano in toto il rasta originale, però a 10.000 km di distanza. Completano il quadro gli sposini incinti e il pelatino riservato, in vacanza da solo e residente nell'abitazione nell'abitazione adiacente la nostra.
I commenti scritti sono confezionati la sera al buio. Per vedere cosa faccio ho la lampada frontale a LED. Vicino all'equatore quest'ultima attira pesanti sciami di temibili insetti che mi ronzano di fronte... alla fronte!


2 novembre 2011


Stamattina ci siamo spicciati il più possibile per tornare ad Anse Source d'Argent con condizioni meteo migliori... (ieri la coppia di italiani presente alla Tournesol ci ha in effetti confermato che quello di domenica è stato un nubifragio eccezionale che ha fatto grossi danni a Mahe).
Abbiamo fatto bene! ... sia a tornarci perchè in effetti è straordinariamente scenografica ed è valsa la pena anche non farlo da portoghesi pagando le 100 rupie di entrata all'Union Estate, sia ad andarci tra i primi perchè dopo un'oretta sono arrivati i turisti a frotte!

...Sembra sia la spiaggia più fotografata al mondo e a quanto pare anche la mecca delle gite organizzate. Cose apocalittiche... code per scattare una fotografia e persino per entrare in acqua! Per fortuna ci siamo goduti almeno un'oretta di pace.... dopo eravamo in 2 mq tanti quanto ieri sull'intera Petite Anse!
Nonostante l'indubbia attrattiva dell'Union Estate, la cosa antipatica è pagare come tutti ma avere un trattamento di serie B rispetto ai turisti in gita organizzata!
Il peggior trattamento ce l'ha riservato il tanto decantato ristorante Lanbousir dove mi sono recata intorno alle 11 chiedendo se potevo prenotare per pranzo, ma mi hanno risposto di no e di tornare alle 12.30. Così abbiamo fatto, riuscendo agevolmente a trovare posto, abbiamo comprato da bere, ma ci hanno detto che prima avrebbero servito alcuni turisti seduti lì con le guide e i tour operators e poi, chissà quando, anche noi sventurati turisti indipendenti. Dopo 40 minuti di attesa senza che passassero neppure a prendere le orinazioni, vedendo che stavano cominciando a sparecchiare ai V.I.P. vassoi ancora pieni di roba che poi sicuramente ci avrebbero riproposto, ce ne siamo andati via! E naturalmente non siamo stati gli unici!!!
Mi risulta incomprensibile , oltre che fastidiosa, questa condotta: per soddisfare una ventina di clienti ne hanno delusi altrettanti... vabbè, sapranno loro perchè ne valga la pena.
Abbiamo pranzato quindi da Chez Marston, dove l'attrattiva principale è proprio lui: Marston! che ha stuzzicato l'attenzione dei pupi a cui abbiamo fatto credere fosse un pirata, dettaglio che lui ha confermato con sommo loro entusiasmo! ...e che li ha premiati con una cartolina con lui, Marston, come soggetto!
(per il resto locale a metà tra lo stile occidentale e quello creolo, ma che non mi ha convinta nè in un senso nè nell'altro, spaghetti degni, il resto un po' meno, espresso lungo, Zorro che ha comunicato con l'allegra cameriera dicendole 'tu sei cicciona!'... per fortuna lei non ha capito...)
Dopo pranzo siamo tornati ad Anse Severe dove ci siamo appostati tra gli scogli nella parte ovest... sempre bella, abbiamo visto un seasnake (!), ma ci siamo accorti che presenta tracce di inquinamento inequivocabili ad un occhio esperto come il mio....
... e poi ci entra dentro una fogna!
E adesso piove!


3 novembre 2011


Oggi ho compiuto un atto di prepotenza: forte anche della notte trascorsa nel lettone con entrambi i pupi a cusa di un incidente nel letto di Camilo, e sveglia prestissimo, ho convinto la mia truppa ad andare ad Anse Coco, per togliermi la smania che altrimenti mi sarei portata in Italia. Ho però dovuto subire un semi ammutinamento da parte dei miei pigri compari, acconsentendo ad andare fino a Grand Anse in taxi (300 rs, A/R) anzichè in bici!
Da Gran Anse comunque , oltre alla già sperimentata rotta per Petite Anse, c'è da fare ancora tanta strada, sia nel fango che in salita su blocchi di granito che Zorro ha ben presto cominciato ad odiare, implorando il parco giochi e di fare cose da bambini!
Però dai! ... anche stavolta siamo stati ripagati!
E pur dovendo mandar giù il sorpasso in dirittura d'arrivo da parte di una famigliola avvantaggiata dal fatto di avere un solo figlio dell'età di Camilo Cienfuegos, ci siamo comunque sistemati in un'ombreggiata radura nei pressi della famosa piscina che si trova al termine della lunga spiaggia a forma di mezzaluna, anche questa selvaggia e primitiva come la vicina Petite Anse.
La piscina è una zona riparata dalle correnti dove abbiamo fatto un bellissimo snorkelling... Camilo Cienfuegos anche autonomamente visto che ormai con maschera e boccaglio ci sa fare!... avvistando a più riprese due squaletti a pochi metri da riva, che parevano messi lì apposta dalla pro loco, oltre a molti pescioletti di varia fattura.

Prima di cena poi siamo andati al jetty per fare un aperitivo proletario con birre e patatine del supermercato, godendoci il tramonto durante il quale Camilo Cienfuegos ha pescato tra gli scogli in compagnia di due intrepidi suoi coetanei seychellesi.


Un risvolto negativo delle Seychelles, oltre il sole impietoso, è che le allegre comari gestrici della Tournesol sono molte cose, tranne che gestrici di guesthouse!
Domani mattina (perchè fingo di scrivere ieri così non posso sapere che) ad esempio alla colazione non hanno portato nulla da bere. Certo, erano presenti the e caffè, ma i soliti succhi di frutta o l'acqua... nulla! Quando lo abbiamo notato, abbiamo anche visto che avevano bellamente iniziato la loro colazione chiacchierando duro, senza considerare più nessuno. Anzi, quando vai a rifornirti al buffet, ti senti osservato e giudicato come ladro.
A cena hanno servito me, Heidi e Zorro, di seguito hanno servito l'unica altra persona presente e Camilo Cienfuegos ha avuto il suo piatto quando questa ha smesso di chiedere.
Per fortuna la matrona di casa è sempre incazzata e non rivolge la parola a nessuno, così non morde!
A parte questi piccoli appunti, si mangia creolo.


Allora, visto che Ronzo Chienis ha dato il via, scatta la recensione della Tournesol!
Il primo impatto è stato entusiasmante: bellissimo e lussureggiante il giardino tropicale (ancor di più il rasta che lo cura...), con uccelli locali (e qui il paragone col rasta non c'entra più!), pipistrelli svolazzanti, ma anche galline con i loro pulcini, galletti, un paio di capre e dei cani. Anche i bungalow ci sono parsi adeguati ad una struttura senza pretese e coerente con gli standard (di vita!) locali. Poi mi rendo conto che in giro ci siano cose di lusso, ecco certo, è un'altra cosa...

Dietro ai nostri bungalow ci sono le abitazioni dei locali che passano anche per il giardino... nota positiva, per noi. Ci piace non soggiornare completamente slegati dalla popolazione del luogo.
Anche la cucina è tipica seychellese, abbiamo sempre cenato qui e, a parte un paio di scivoloni, bene.
Ecco, gli scivoloni sembrano essere la caratteristica della GH, o meglio della sua conduzione, e in 6/7 giorni ne abbiamo contati parecchi: dalle camere rifatte solo a giorni casuali (forse perchè non lasciavamo le chiavi al mattino?), all'erba del giardino tagliata ma svolazzata nelle nostre verande e sulle nostre sdraio e lasciata lì, alla doccia poco o per nulla regolabile, o senza acqua, alle bici prima promesse e poi non fateci arrivare, a certe scarse attenzioni, o forse lassismo, o indolenza (non saprei!) delle gestrici, che però ci hanno anche accordato qualche sporadica e asciutta gentilezza (tipo che ci hanno avvertiti che il millepiedi gigantesco con cui stavano giocando i nostri pupi è velenoso e, se sputa, può aceccare!).
Discorso lingua: avevamo già letto evidenziato da altri viaggiatori che siano più affabili e chiacchieroni con i clienti francesi... è vero! Ma questo propendo sia per una loro inadeguatezza nel parlare altre lingue: questa la metto fifty-fifty, visto che anche noi col francese non ci siamo!
Da B&M ho acquistato un vino bianco sudafricano (Coral Reef) completamente andato in marsala.

4 novembre 2011

Inaudito! Abbiamo lasciato alla Tornesol GH una cifra galattica! Che è conforme a quanto preventivato ma appare comunque una follia rispetto a quanto abbiamo ricevuto, soprattutto in termini di risvolto umano, è l'apice è stato raggiunto con l'episodio della colazione di stamattina, che forse vorrà descrivere Ronzo Chienis, e che ha dato la misura di quanto sia cafona la conduzione qui, in particolare quella della maman del proprietario.
Noi abbiamo apprezzato la genuinità della cucina tipica seychellese, del contatto con la vita quotidiana dei gestori e degli abitanti dell'isola, dell'assenza di carinerie ruffiane ed opportunistiche... ma esiste comunque un limite tra la spontaneità sfrenata e l'esigenza di stare al mondo a contatto con altre persone... e quel limite è l'educazione.... e la madama in questione ha dato prova di esserne decisamente priva!
Capitolo Tournesol a parte, che comunque ha gettato un bel po' d'ombra sul nostro umore, oggi abbiamo trascorso una giornata un po' meno sfrenata, che voleva essere rilassante ma tanto rilassante non è stata.

Stamattina siamo stati ad Anse Patates dove in effetti lo snorkelling non è affatto malvagio, abbiamo visto tantissimi pescioloni e anche Camilo Cienfuegos si è lanciato, poi ha anche conosciuto un bambino di Follonica ma si sa! le amicizie delle vacanze sono fugaci.
A pranzo ci siamo spostati alla nostra spiaggia d'elezione Anse Severe, dove abbiamo mangiato panini e tramezzini al chiosco selvatico delle sbrodegone... poi, abbiamo dovuto condividere un pezzetto d'ombra con un campionario umano di varia intelligenza, compresa una coppia di strambi milanesi in fuga dalle gabbie del loro resort, ma ansiosi di farvi ritorno.
Siamo rientrati in camera presto per preparare i borsoni per la partenza di domani, e io con Zorro mi sono concessa un'ultima corsa liberatoria in bicicletta al tramonto, gustandomi il buio assoluto delle strade e la frenesia serale degli isolani, compresa la pattuglia della polizia su Daihatsu Terios in chiaro atteggiamento da vitelloni nei confronti delle turiste...