mercoledì 14 marzo 2012

amici: Giuseppe e Maria


Calliano Notturno detto Giuseppe

Insieme alla Giacomona De Bora detta Maria ha costruito la Nina, la Pinta e la Santa Maria. La differenza con Colombo è che i nomi sono relativi le tre figlie. Pare che la scelta sia scaturita nel momento in cui la compagna di Giuseppe si è a lui concessa: credendo di aver trovato l’America, il Calliano ha preteso di suggellare l’evento per l’eternità con i famosi nomi.
Tipico elemento maschio consumatore seriale di anonime marche di birra, racchiude i pregi determinati dalla fusione di esemplari di origini distanti tra loro. E’ tipico del Giuseppe essere o avere:
- Instancabile lavoratore diurno e notturno
- Pettorali pronunciati pur senza allenamento
- Capacità meccaniche straordinarie
- Spiccato senso dell’equilibrio in situazioni di precarietà
- Capacità elevata di mantenere inalterato lo sguardo vigile in perdurata assenza di sonno
- Risolutore
- Innata predisposizione nell’esercitare l’attività di spirito guida
- Guascone
- Altezza al garrese modesta
- Capace a fottersene
- Capigliatura variabile
- Dita dei piedi pari sul singolo arto
Come già detto, lo vedo come unica guida nel mondo del camper e non solo. Se devo chiedere un consiglio è la prima persona a cui penso e gli voglio bene come a un fratello. Ma siccome sono figlio unico non gli chiedo nulla e mi faccio i cazzi miei.

Giacomona De Bora detta Maria

Con la svogliata complicità del Calliano Notturno detto Giuseppe ha generato 3 figlie Nina, Pinta e Santa Maria. Pur non credendo al calcolo delle probabilità, ha rifiutato il 4° tentativo per ottenere un erede. Piuttosto, ha detto, divento massaia di clausura e mi serro all’interno del centro commerciale ‘Esse Lunga’ di Vaprio d’Agogna.
Come il compagno, instancabile lavoratrice, ha esperienza nel campo della moda che trasmette nella vita di tutti i giorni. E’ in grado di stabilire con invidiabile precisione la taglia della biancheria intima di tutti coloro si trovino a vista. Purtroppo però è convinta che il capo delicato sia un titolare spesso affetto da malattie respiratorie. Anch’essa di altezza al garrese non sopra la media, trova nel colloquio estremo la sua stravagante valvola di sfogo. Sia l’attuale compagno che tutti i suoi precedenti fidanzati, sono possessori di camper, mezzo secondo lei determinante la reale appartenenza a elevate classi sociali. Emette suoni, movenze, stile di vita ed acconciature appartenenti tipicamente alla regione di riferimento.

venerdì 2 marzo 2012

e così arrivò la Bestia


Ero intento ad aggirarmi in preda al panico presso la mia abitazione nel tentativo di risolvere un enigma che, da qualche giorno, mi rendeva apprensivo e quindi rissoso. Dopo aver fatto l’esame alle carotidi, per fortuna con esito favorevole, la decisione è quella di affondare un particolare esame del sangue che stabilisce con precisione la natura della presenza eccessiva di grassi nel sangue. L’esame ha un costo che ancora non conosco ed io camminavo esausto al fine di stabilire il limite economico oltre il quale non mi sarei fatto forare. Alla fine ho fissato il limite in € 90,00 I.V.A. compresa!
Una spesa superiore mi avrebbe privato troppo a lungo del mio potere di acquisto. Ad esempio se avessi speso € 179,20 non avrei potuto comprare 64 cacciatorini a € 2,80/cd. Se consumo 2 cacciatorini a settimana vuol dire che per 32 settimane non avrei potuto consumare cacciatorini: troppo!
Nel pieno della mio disperato pellegrinaggio, proprio un istante prima di lasciarmi andare, incontro LUI! La mia guida spirituale, colui che ha fatto tanta gavetta nei gabinetti degli autogrill prima di lanciarsi nell’acquisto di un camper tutto suo. LUI, con la sua infinità disponibilità, mente meccanica sopraffina e fisico scolpito dalle pippe, mi ha guidato all’acquisto del mezzo che tutt’ora ospita me e la mia famiglia. Commosso vi narro quell’incontro che mi ha salvato dal comperare un mezzo inadatto: LUI, che in seguito chiameremo Giuseppe, ovviamente nome di fantasia, appresa la necessità di guidarmi, ha proseguito con me il cammino di rientro presso l’abitazione. I giorni seguenti sono stati un susseguirsi di indagini, visite presso privati ed aziende, lunghe trattative. Dopo alcuni tentativi infruttuosi è successo! L’esame al mezzo poi acquistato è stato minuzioso e disperatissimo. Giuseppe, sudato come una cammella e tremante per l’emozione, con ancora addosso i segni della lotta con le dotazioni dell’autocaravan, addirittura ancora gemente di passione, si è improvvisamente eretto sui suoi scarpini da bici (li indossa sempre nelle grandi occasioni) ed ha strepitato: “ è quello giusto, compralo”.
Così ho fatto e per dimostrare la mia riconoscenza gli ho regalato un rubinetto per il gas, di valore solo simbolico.
Il mezzo è un Roller Team Granduca 64 con il 2,8 che equipaggiava il Ducato.
Posso solo dire che va benissimo, è fin troppo capiente e la differenza con il povero Westfalia è enorme. Mai avremmo pensato di compiere un gesto simile e passare ad infilarci in uno scatolone, ma gli vogliamo bene e lui si comporta sempre egregiamente
Piace anche ad Heidi e ai pupi. Ognuno ha il proprio posto e il proprio letto, si pranza senza disfare nulla e la televisione, durante la marcia, accompagna Zorro e Camilo senza permettere loro di smontare qualsiasi cosa.
Obiettivamente lo scatolone ha delle comodità di rilievo, così come di rilievo sono le dimensioni, che talvolta rappresentano un vero limite.
Ma ormai con lui siamo felici e lo trattiamo meglio possibile…ad esempio Zorro ha spaccato il tavolo, giusto per dimostrare quanto lo apprezza!
Cosi,… siamo contenti. Ma quando vediamo passare un Westfalia…

lunedì 27 febbraio 2012

una confessione che pesa...

Mi sento a disagio ad aprirmi così francamente da raccontare quanto seguirà.
Mettere a nudo un aspetto così intimo del mio io e confessare quanto combinato, anche a mesi di distanza, mi spinge ad erigere una sorta di barriera che inconsciamente mi solleva da una difficilmente gestibile angoscia interiore. Per farlo metto sul fuoco un paio di cotechini da consumare con senape, purè di patate ed un goccio di irrinunciabile Nero d’Avola.
Parlo al singolare ma il coinvolgimento è proprio anche di Nosiola, in particolare nella parte riguardante il cotechino…
Tutto è cominciato al ritorno dalla Toscana, dove il mitico Westfalia ha ospitato noi quattro al suo interno, per 10 giorni. Accadde durante il viaggio verso casa, appunto…nessuno immaginava potesse essere l’ultimo! Metà della strada era già alle spalle di buon mattino, a dire il vero a metà pomeriggio, ma questi particolari sono marginali in queste situazioni. Il comportamento del mezzo meccanico impeccabile come sempre, i consumi sotto controllo, la radio di bordo trasmetteva solo propaganda a noi cara, Zorro e Camilo stranamente non si azzuffavano ed anche i piccoli cadaveri dei moscerini spremuti sul parabrezza generavano un curioso disegno a forma di reggipetto sorridente. Le nostre menti impegnate all’unisono a decifrare cosa mangiare a cena, quando improvvisamente la voce di Heidi lacera la scena con un sottovalutato: “cosa ne pensi se lo compriamo?” Eccitato dall’idea di comperare qualcosa mentalmente elenco le cose più urgenti: un lazo da cow-boy, un poster con Cicciolina intenta a succhiare mezzo litro di genzianella, un tornello da mettere nella camera dei ragazzi, delle vitine. Dico invece la cosa meno logica: “i teli termici da posizionare sui vetri laterali del Westfalia per evitare il gelo invernale?” Nulla di tutto ciò! Heidi Nosiola squarcia l’abitacolo proponendo un altamente emotivo “no, stavo pensando di vendere il Westfalia e comprare un camper più grande e comodo!”
A quel punto il tempo su tutta l’Emilia Romagna si è per un attimo fermato, il vento ha cessato di soffiare, i fiumi di scorrere, gli allevamenti di maiali di puzzare ed io nella confusione ero convinto di dover mangiare le vitine a cena. Ripreso il soffio vitale i bimbi hanno gridato eccitati SIIIIIIIIIII, così anch’io, che già covavo il desiderio di ampliare la nostra casa viaggiante da tempo. Ricondotti alla realtà dal logo della Volkwagen che capovolto dal dolore pareva sussurrare un disperato ABBASSO al posto del solito solido sorridente EVVIVA, ci accorgiamo di aver di fatto abbandonato il nostro amato mezzo teutonico, tradendolo da dentro nel pieno dell’esercizio delle sue funzioni. Come sempre fedele.
È stato come tradire noi stessi, come tradire un modo di vivere, una scuola di pensiero. Ma alla fine chi se ne fotte, ora stiamo più comodi e c’è pure il cesso con doccia separata.



La vendita è stata rapida, lo hanno comperato subito. Se ne è andato con la sua voce inconfondibile. Ogni tanto lo vediamo ancora e la nostalgia rimane. Lui è lì fiero, si è messo a disposizione dei suoi nuovi compagni di viaggio. Una volta l’ho anche accarezzato sul fianco e lui giustamente ha fatto finta di nulla, come ogni buon professionista dovrebbe fare. Quasi volevo entrare, ma forse il nuovo proprietario avrebbe espresso parere contrario alla cosa. Ora ci ignoriamo come buoni ex compagni, siamo però sicuri, io Heidi e i pargoli che ci piacciamo ancora. Abbiamo ricordi belli da non cancellare…

martedì 14 febbraio 2012

Si può viaggiare anche leggendo!

"Viaggiare è un modo di vivere con intensità, una medicina per lo spirito, una ricerca di comprensione e complicità." Luis Sepulveda

E io sto leggendo

Cronache dal cono sud - Luis Sepulveda

mercoledì 25 gennaio 2012

casual tour di Capodanno



Mi accingo a riferire quanto combinato nel periodo della sosta natalizia sconfortato da quanto ho scoperto stamane: Marisa, la nostra cerebrolesa vicina di casa, diversamente intelligente, è ancora viva!

L’ultimo viaggetto in camper è iniziato il 26 dicembre in direzione ovest, ci siamo diretti verso il sud della Francia, dopo Nizza, dopo Montecarlo.... ad Antibes! La meta è stata scelta per due motivi ben distinti, il clima mite con temperature tiepide anche in pieno inverno, ma più di ogni altra cosa l’incontro con una coppia di amici che da tempo desideravamo incontrare.
Fortunatamente, dopo qualche tentativo andato a vuoto, siamo riusciti nell’intento di passare qualche giorno con STONER BAFFETTI detto Luna Rotta e GRAZIOSA LETTIGA detta Begonia, accompagnati dall’ormai inseparabile Hannibal The Cannibal, la simpatica cagnolina che li segue dovunque. Anche loro camperisti, hanno sfoggiato un camper puro nuovo di zecca di marca teutonica, quindi affidabile e rifinitissimo, anche coibentato con ottimo materiale fonoisolante. Infatti le temibili flatulenze prodotte dal Baffetti si udivano appena all’esterno.
Con loro il ritrovo è stato ancora in Liguria, all'area sosta camper di Cervo, dove Graziosa Lettiga ha una sorella, Carina, che con la figlia gestisce uno struggente negozio artistico 'Il Sole e La Luna'. Indescrivibile anche la bellezza del borgo, che quindi non descriverò.
Abbiamo passato 4 giorni al camping La Vieille Ferme di Antibes, festeggiando il capodanno insieme, tutti e 7: Begonia, Nosiola, Zorro, Camilo, Hannibal, Luna Rotta e Ronzo.
Nei giorni precedenti abbiamo combattuto e vinto numerose battaglie con vini bianchi e rossi locali, bianchi e rossi italiani, birre dal mondo. Abbiamo lottato con ostriche, salami, cibi sconosciuti, panini da 50 €/cd. Abbiamo fatto tornei di rutti, peti, scaracchi…insomma tutto come ai vecchi tempi. Spossati però dal veloce trascorrere del tempo che indelebili segni lascia sui nostri visi, abbiamo ceduto in prossimità del traguardo: il 31 dicembre a letto alle 22,30.
Sono comunque state belle giornate trascorse con persone che desideravamo tenacemente vedere.
Ovviamente occhio di riguardo particolare a Zorro e Camilo che hanno scorrazzato con la due ruote, che abbiamo accompagnato al verdissimo ed enorme parco adiacente il campeggio, e con i quali, sulle nostre bici seggiolinate, siamo andati un paio di volte a visitare Antibes.
Unico neo l’impossibilità di utilizzare la piscina che riscaldata non era e che credevamo tale. Altrimenti meteo ottimo, in alcune ore della giornata sfoggiavamo maniche corte o maglioncino leggero.


L’allontanamento dalla terra di Carlà e Sarcò ci ha visti sostare a Diano Marina in un posto allucinante.
Da lì ci siamo spostati a Genova a visitare il fecondo acquario, gioia della nostra prole che ha potuto ammirare la zoccolaccia di mare, la vongola priva di guscio, il pistolone di scoglio, la carpa all’acqua pazza e alcune foto di alborelle intente a smontare un termo. Al fast-food dell’acquario si sono risentiti
quando abbiamo chiesto se potevano farci 2 branzini al forno…
A Genova ci siamo fermati all’area di Servizio Agip di via Molassana. Il gestore Maurizio Masi (attenzione: non è un nome di fantasia e questi sono i suoi reali recapiti...010.8364306, 349.1511094) è stato molto gentile e disponibile. Con 8 € abbiamo dormito e fatto CS con relativo carico e scarico H2O.
Nel momento della partenza eravamo indecisi se darci picconate sui testicoli o fare 130 Km di curve, tanta è la statale che separa Genova da Piacenza. Erroneamente abbiamo scelto la seconda supposizione, convinti fosse il male minore.
Però abbiamo pranzato a Bobbio….
e l'ultima sosta della vacanza l'abbiamo fatta sul lago di Sirmione.

Totale km 1220

Costo del Viaggio: indefinibile....