Heidi Nosiola scrive in viola scuro
Ronzo Chienis scrive in blu
5 novembre 2011 h 15.00
... e siamo a Villa Flamboyant!
Anche stavolta primo impatto splendido, situazione sgarruppata ma selvaggia e originale, bungalow enorme... ma poi a ben guardare anche qui ci sono varie magagne.
Abbiamo subito iniziato con i cani, che sono tanto coccoloni ma poi hanno rincorso e morso entrambi i pupi, ma la sorpresa meno gradita è stato apprendere che pur avendo la cucina, il suo uso ci sarebbe costato più del pattuito!
Scazzo totale... poi l'esigenza di cucinarci per pranzo la pasta che avevamo dietro, ci ha indotti a prendere l'improvvida decisione di scegliere questa benedetta formula "self catering" a 30€ al giorno! Adesso, ripensandoci, e avendo già la mezza pensione, è una cifra fuori di testa, e vogliamo rinunciarci pagando solo per oggi che in effetti abbiamo "cucinato".
Intanto stamattina ho voluto dare l'ultima possibilità alle madame della Tournesol, andandole a salutare prima di partire, ma una non ho capito se mi abbia anche solo degnata di uno sguardo, l'altra ha continuato bellamente a discorrere col cognato...
Alle zoccolone della Tournesol non frega nulla delle altre persone ed hanno dimostrato ampiamente la loro maleducazione. Una volta rientrato in Italia consiglierò questo posto solo a riconosciuti rompiballe.
Mi adeguo invece alla recensione che indica la proprietaria di Villa Flamboyant come ferocemente incollata ai soldi. Questa mattina infatti, parlando di euro, le è scomparso il sorriso, è apparso un ghigno feroce, si è modificata la voce, sono cresciuti peli sul dorso delle mani, ha cominciato a roteare gli occhi ed i capezzoli, gridando confusa ancestrali formule magiche. Si mormora che di fronte a chi, tempo fa, abbia preteso uno sconto, abbia iniziato un rito propiziante la resurrezione del padre defunto e composto nel giardino di casa. Tuttora!
Molto probabilmente ci fatturerà il cocktail (?) di benvenuto, come fanno i meccanici in Italia con gli stracci.
Comunque siamo immersi nel nulla dalla parte semidisabitata dell'isola, quando questa mattina dal porto abbiamo detto al taxista quale fosse la nostra destinazione, lui ha comperato un treno di gomme nuove e avvertito casa che, forse, non sarebbe mai più rientrato.
Vero, inquietante... un uomo è tumulato in giardino accanto al cane Rexy! Ma non è il padre di Rosemary, bensì l'originario proprietario di Villa Flamboyant.
h 20.30
In effetti non è stata una gran giornata... dopo essere scesi un po' in spiaggia, verso le 16.30 ha iniziato a piovere duro, e non ha ancora smesso! Speriamo si sfoghi tutto ora, al limite ci va bene visto che questa giornata la possiamo considerare destinata al trasferimento, al riposo e al bucato!
Inoltre, dopo un tentativo di pastasciutta in self catering rocambolesco (manca tutto: dallo scolapasta all'apriscatole!) abbiamo disdetto l'uso cucina, preso una macchina a noleggio per due giorni a partire da domani alle 9, e fatto la prima cena, veramente abbondante e gustosa e tipicamente creola, qui a Villa Flamboyant.
Con noi a tavola, due svizzeri francofoni, parlanti sufficientemente italiano, cui abbiamo dato piena dimostrazione della nostra grettezza: nel bel mezzo di una gentile e cauta conversazione condotta quasi in punta di piedi sotto una veranda con la luce bassa e il suono della pioggia in sottofondo, Zorro è riuscito a ruttare per poi addormentarsi sul piatto, Camilo Cienfuegos ha mangiato solo riso a piene mani e poi si è alzato per sputacchiare un boccone poco gradito, ma il peggio l'ho dato io! Al momento dell'infuso, qui rappresentato dal rito della citronelle, servito in un altro tavolo della veranda, io mi sono alzata per servirmi e ho chiesto se la citronelle fosse la sabbia messa in un vaso di vetro e praticamente usata come posacenere...
Gli svizzeri francofoni hanno asserito di non aver mai visto un italiano biondo e di fronte a Zorro e Camilo Cienfuegos parevano sbigottiti. Per vendicarsi della nostra inadeguatezza hanno raccontato che non ci si può inoltrare in mare se non entro 5 metri dalla battigia per colpa degli squaloni affamati. In ogni caso loro sono fuori dall'Europa e quindi privi di euro!
La svizzera francofona ha la strabiliante capacità di abbinare ad un animale quasi qualsiasi suono udito nel corso della giornata.
Se non smette di piovere, ci sarà più acqua fuori dal mare, che dentro?
6 novembre 2011
Mentre mi sto godendo in veranda il dopocena, poco al largo si sta consumando una vicenda molto triste: dei bracconieri stanno aspettando una tartaruga che viene sempre qui a nidificare, e la cui carne è molto richiesta per i banchetti nuziali
(...)
...ce lo hanno raccontato gli svizzeri a tavola!
Stamattina è arrivata la nostra Toyotina a 40€/giorno col cambio automatico, per diluire il disagio della guida a sinistra!
Dopo aver fatto amicizia con i vicini di bungalow puglio-napoletani ma residenti ad Amsterdam (Gegè Telesforo Van der Bar detto Manta Molle e Giuseppa Van der Uommero detta Tulipana di bufala, col figlioletto di 3 mesi Diego Armando Van Gogh) siamo partiti alla volta di anse Lazio, dove li abbiamo ritrovati. Prima però abbiamo fatto spesa - benza - prelievo money e attraversato tutta l'isola tra notevoli saliscendi....
Sarà Anse Lazio la spiaggia più bella dell'Oceano Indiano? Mah... Se lo è, chissà le altre... certo, è molto affascinante ma anche parecchio frequentata e civilizzata! Ho apprezzato molto di più il lato selvaggio di Petite Anse e Anse Cocos a La Digue, ma anche da un punto di vista unicamente scenografico, probabilmente è più bella Anse Source d'Argent.
E poi, con le reti a protezione dello squalo, e tutti più o meno intenti a parlare dello squalo, alla fine un briciolo di inquietudine mi è presa... anche perchè Ronzo Chienis e Camilo Cienfuegos uno squaletto dentro la rete l'hanno pur visto...
Comunque, per toglierci eventuali dubbi, penso che domani ad Anse Lazio ci torneremo... prima possibile, per goderci l'assenza di gente e la bassa marea.
In effetti la Toyotina è una Hyunday, il cui bagagliaio ha la misura n. 42-43. Lo so perchè ci ho messo dentro le ciabatte! Uno col 44 deve montare il portapacchi per portare in giro le ciabatte di ricambio. Invece il cambio automatico è un'opzione irrinunciabile, comoda ed elegante. Se solo capissi come funziona! ...La piccola macchinina è sempre in fuorigiri.
In questo momento un geko grasso e verde, tutto tirato a lucido, ci sta guardando con fare interrogativo, forse perchè inaliamo il puzzone acceso antizanzara.
A pochi metri da noi inizia la foresta, è buio e giungono sinistri rumori. Mi chiedo cosa facciamo seduti qui fuori. Heidi Nosiola ostenta la sua tipica sicurezza. Per dimostrare a chi è nascosto dietro le fronde il suo coraggio, fa pedicure.
Il geko ha catturato una preda senza cadere dal muro.
Gli svizzeri francofoni, cui invidio la serena pacatezza dei monaci tibetani, pensano che le patate siano il frutto proveniente da un albero tropicale. Credono che un orribile pastone creolo sia fatto con le lenticchie. Sono certi che i resti ossei di un cagnaccio investito dall'autobus senza freni, siano una prelibatezza realizzata rosolando un essere mitologico metà capra, metà maiale, e metà vitello. Loro sono svizzeri e quindi precisi. Ma tre metà sono troppe!
E tanto per cambiare... piove! Per fortuna, perchè c'è un secco ma un secco...!
Domani per spesa dobbiamo prendere:
- minimo 8, massimo 20 birre
- 8 sacchettini di snacks per l'aperitivo dei pupi
- il necessaire per due pranzi senza fornelli disponibili
- via! anche 2 casse d'acqua
7 novembre 2011
In effetti di roba ne abbiamo presa anche di più: un carrello pieno per 1050 rs!
Adesso stiamo contemplando il nostro amico geko dopo la cena, che stasera ci è stata servita con un altro gruppone di francesi in atteggiamento da Avventure nel Mondo, ci hanno dato quell'idea. C'era un pesciolone gigante dalla testa rossa, una bella sberla. Camilo Cienfuegos ha mangiato solo riso scondito e Diego si è addormentato sulla tavola.
Stamattina, dopo un mio scazzo esagerato dovuto al fatto che Camilo ha bagnato il letto, alle 9.10 abbiamo raggiunto Anse Lazio, così ce la siamo goduta un po' senza troppe persone in giro, anche se io ormai non riesco più a togliermi l'inquietudine dello squalo...
Siamo andati via da Anse Lazio verso le 11.30 con l'idea di andare a mangiare qualcosa di italiano (per i pupi!!!) da Luca ad Anse Volbert, ma era chiuso per lavori e allora abbiamo ripiegato su un altro locale tra l'anonimo e il cinese (Beryaia), senza infamia e senza lode.
La spiaggia di Anse Volbert (Cote d'Or) è meno scenografica ma non male per una placida sguazzata... non è nemmeno così infrastrutturata come pensavo, ci si potrebbe anche tornare...
Pomeriggio dedicato alla Vallee de Mai, tappa obbligatoria e suggestiva, ma non l'esperienza in giungla che mi aspettavo passandoci in macchina... mi ero sentita più into the wild nella traversata per Anse Cocos... nella Vallee ci sono comunque comodi sentieri, è tutto ben addomesticato...
Poi ricerca spasmodica di un bancomat che alla fine abbiamo trovato in areoporto, e quindi spesona, insomma ho raccontato tutto!
Diciamo che questa mattina appena uscito da casa, ho messo il mio piede del Wyoming dentro la ciabatta tridentina, e dentro c'era un ragno creolo di 3 etti! Fortunatamente il fetore della mia zampa lo ha messo in fuga ed io sono vivo, in mutande, ai confini con la selva sinistra a guardare il geko grasso e a pormi domande. Non molto spesso il 7 novembre mi capita di stare in mutande all'aperto.
Oggi abbiamo provato, tra le altre cose, ad abbordare un esemplare locale di delinquente comune al fine di gabbare la banca e di cambiare in nero. Il malvivente, appurato che la mia espressione da ebete rispecchiasse la realtà, mi ha sparato una cifra meno conveniente della banca stessa! In banca 17 rupie/euro, lui 15! I motivi per cui avrei dovuto accettare mi sono ignoti tuttora. Lui, risentito e ferito nel suo orgoglio di merda, si è allontanato dimesso.
Così, dopo la passeggiata nella selva, il cui bagno all'ingresso mi ha soddisfatto appieno, siamo andati a fare lo spesone. Al supermarket Zorro e Camilo Cienfuegos hanno preso un ghiacciolo da aprire a forbiciate. Il cassiere indiano (sembra il titolo di un film!) ha chiamato un tizio dal retro per compiere l'operazione. Costui, o ciò che di lui restava di umanoide, è avanzato puzzando, e con tra gli arti enormi forbicione assassine e putrilente. Il sorriso quasi privo di denti mostrava enorme gioia, oltre che pezzi di calcio appuntiti, abbarbicati tra le opulenti gengive. La bestia, presi in mano i ghiaccioli, ha compiuto sbavante il rito, consegnando le pericolose provette ai nostri figli. Loro sorridenti hanno ciucciato tutto. Forse domattina si sveglieranno uguali a sempre. Forse!
8 novembre 2011
8 anni fa io e Ronzo Chienis eravamo nel bel mezzo della foresta amazzonica, in una vasca jacuzzi all'aperto a goderci un'eclissi totale di luna, e dando inizio a tutta la nostra storia, definita anche questo casino, oggi siamo qui sotto il cielo delle Seychelles, con la luna piena, il mare di fronte ... e 2 marmocchi che dormono e che nel frattempo siamo riusciti a produrre! Ogni tanto questo casino sa ripetere i fasti di 8 anni fa...
Comunque la giornata è cominciata con l'invasione da parte degli svizzeri! Nel senso che a colazione ci siamo dovuti ritirare in un angolo del tavolo del salone per condividerlo con loro
... poi abbiamo pure preso il bus delle 8.50 con loro, stessa loro destinazione: Anse Volbert! E così abbiamo sovraccaricato il povero Tata Marcopolo già pieno all'inverosimile, tra le salite arrancanti e le discesone drammatiche, con i tornanti al limite del capottamento.
Poi loro ad Anse Volbert hanno preso l'imbarcazione per andare a Curieuse Island, dove noi invece andremo domani, e noi siamo rimasti a sguazzare nelle placide acque della baia, pressochè in solitudine, mangiando panini del supermercato e oziando ai massimi livelli.
Poi al ritorno abbiamo anticipato gli svizzeri prendendo il bus delle 15.30. Sorprendentemente è arrivato puntuale, non abbiamo sbagliato nè linea nè direzione, e siamo arrivati a Villa Flamboyant. Alla fermata del bus è rimasto un pupetto locale solo e disperato, alto come Zorro, di cui ovviamente ci siamo occupati ma senza riuscire a farlo parlare nè smettere di piangere, solo tranquillizzarloun po'. Così Ronzo Chienis è andato alla ricerca di qualcuno che potesse conoscerlo, trovando solo la maman (Marlene Barbe Ladouce) del chioschetto più avanti, che se lo è preso in carico riuscendo a parlarci... mah! Succedono cose inquietanti a Villa Flamboyant, come ci hanno confermato Gegè Telesforo e Giuseppa, con cui abbiamo fatto aperitivo davanti ai nostri bungalow... tipo il nuovo guardiano che si acquatta tra le frasche con fare furtivo, spaventando a morte noi poveri avventori!
Però per cena (solito Zorro stramazzato sul tavolo e solito Camilo Cienfiegos cibantesi di solo riso) c'era un ottimo pesce spada affumicato con mango e ananas...
Camilo Cienfuegos non vuole andare a dormire perchè deve esplorare i dintorni del bungalow con la lampada frontale, stanando granchi.
La cena era ottima, così sono riuscito a produrre la mia prima scarica della vacanza, devo tener duro, domani c'è la gita in barca all'isola d'Elba. Chissà se ad ottobre qui alle Seychelles fanno la festa della castagna!
La Villa Flamboyant snc ha assunto un nuovo meticoloso guardiano che si aggira furtivo tra la vegetazione. Ha una grossa pila e non eccede in discrezione, così che l'unico risultato sicuro è l'abbaiare dei 18 cagnacci imparentati tra loro presenti in loco. Il labbro inferiore, devastato dal sole, continua a fare malissimo. Non che sia molto interessante, ma lo scrivo!
La prossima volta che ci verrà voglia di andare alle Seychelles leggo, mi ricordo, soffro e faccio in modo di andare sulla Loira.
Heidi Nosiola, nel momento di tenerezza che aveva a disposizione nel biennio 2011-2012, si è lasciata impietosire da un cucciolo di cagnaccio guaiente e lo ha preso in braccio. Ha fruito così del bonus per il biennio. Ora dovrà attendere almeno fino al gennaio 2013. Ma sono contento! ...nel biennio scorso ha utilizzato la stessa possibilità dandomi un calcio nei maroni!
9 novembre 2011
Oggi giornata pessima!
Vediamo se riesco a riassumere, visto che poi stasera vorrei rilassarmi facendo altro... è venuto uno (Joseph = Joshua) a prenderci per la gita a Curieuse Island, dicendoci di dover cambiare meta a andare ad Aride... Eravamo d'accordo per Curieuse a 100€ tutti quanti, con grigliata di pesce compresa, e io capisco sempre gita con grigliata in spiaggia a 60€, quindi nonostante lo scazzo del cambio programma, accettiamo. Ci porta ad Anse Volbert per partire subito con la barca e ci chiede 160€!!! Ovviamente gli diciamo di NO, che non li abbiamo, allora ci molla (letteralmente!) al rasta Robert con cui pattuiamo 90€ per la gita a Curieuse senza barbecue (vado al super a prendere l'occorrente per i panini...). Andiamo a fare il giro a Curieuse (classico: tartarughe giganti, sentiero con granchi enormi, bello snorkelling ad Anse st. Jose) ma ancora sulla barca mi rendo conto di non avere più la macchina fotografica della Sacra Ditta di Ronzo Chienis! Diciamo subito a Robert che probabilmente è rimasta sulla macchina di Joseph, lui dice che ce la cerca, rimaniamo con la paranoia tutto il giorno, quando Robert (preciso e in orario) torna a prenderci, ci dice che la macchina l'ha cercata ma non c'è, che probabilmente l'abbiamo lasciata in albergo... ad anse Volbert tanto per cambiare non ci viene a prendere nessuno, a differenza di quanto pattuito, e dobbiamo prendere un bus stracolmo per tornare a casa...
Insomma, ci eravamo accordati per 100€ per la gita a Curieuse con pranzo in spiaggia e macchina che ci venisse a prendere, e abbiamo rimediato una gita a 90€ e senza pranzo, senza passaggio al ritorno e pure con macchina fotografica piena zeppa delle nostre foto quasi probabilmente 'trattenuta" a mò di risarcimento per non aver accettato una proposta a 160€ per una gita diversa da quella che volevamo!!!
Sono incazzata nera e in questo momento meglio che non scriva l'opinione che ho del popolo seychellese...
Aperitivo con Gegè Telesforo e Giuseppa.
10 novembre 2011
Oggi non mi va di commentare. La macchina fotografica non è saltata fuori nonostante le diffuse ricerche, e tanto basta. Questa cosa mi ha messo addosso un grosso magone nonostante la giornata sia trascorsa bene.
Oggi la giornata, nelle sue battute iniziali, comprendeva il tedioso rito dei saluti ai nostri vicini di bungalow, in partenza per La Digue. Con loro ci siamo trovati bene, infatti meritano uno spazio tutto loro dove vedremo di esplorare ed approfondire diverse tematiche riguardanti il comportamento, la vita in gruppo e le suddivisioni sociali, la ricerca del cibo, le mansioni della coppia, la covata ed altro ancora. La loro normale attitudine al saluto prolungato per ore, comprende una serie di movimenti rituali accompagnati all'emissione di rumore molto forte, schiamazzi e canzoni popolari. In alcuni casi gli esemplari osservanti le misure tradizionali più estreme, si dedicano al consumo convulso di confetture prodotte nei mesi caldi dell'anno. In effetti il meccanismo ha iniziato a manifestarsi con la consegna, presso la nostra dimora, di prodotti locali di conforto. Tuttavia la cerimonia si è svolta in relativa fretta, fatte le reciproche promesse di mantenere inalterata la fratellanza nei secoli e nelle discendenze future, abbiamo saltato la parte dove si diventa fratelli di sangue tagliandosi e mettendo a contatto il dorso della mano insanguinato. Anche il taglio della torta è stato veloce. Ed è così che non abbiamo perso l'autobus.
Ad Anse Volbert ci siamo posizionati nella parte opposta della spiaggia già di nostra conoscenza.
Sì, giornata ad Anse Volbert sulla Cote d'Or dalla parte dei resort e quindi a contatto con i turisti classici, non con gli scoppiatoni come noi...
Al ritorno ci siamo fermati a Baie St. Anne per comprare un paio di souvenir, un geko di legno colorato per la nostra casetta multietnica, e due magliette per i pupi. Tutti articoli molto meno cari rispetto alle zone più turistiche dell'isola. Tutti gli spostamenti li abbiamo fatti in bus, che ormai sappiamo utilizzare comm se nient e fuss... e non ci lasciamo più nemmeno impressionare dalle pazze salite e discese tanto che Zorro si addormenta immancabilmente.
Ormai siamo rimasti gli unici avventori di Villa Flamboyant, a cena Rosemary si dimentica le nostre birre, i nostri tovaglioli e metà delle nostre sedie, ma la cena è sempre buona. Però questo luogo col buio resta ancora più inquietante, con rumori e crepitii e abbaiare di cani...
Particolare splatter della giornata: i cani di Villa Flamboyant si sono mangiati la cacca di Zorro da suo vasino, tutti compiaciuti.
Foto che rimpiangerò aver perso:
- quelle ad Anse Cocos
- quelle a Petite Anse con la selva, la capanna sulla spiaggia e i giochi tra le onde
- le biciclette a La Digue
- i tramonti a La Digue
- il chioschetto d Anse Severe con il pipistrello
- il rasta col cane lupo in mare ad Anse Severe
- i pupi fuori dal supermercato B&M a La Digue, con il figlioletto dei proprietari
- il millepiedi di dimensioni XXXL
- una con le tette di fuori fotografata di nascosto
11 novembre 2011: 11.11.11
Ma la data non sembra particolarmente foriera di belle cose, almeno per noi.
Stanotte Zorro ci ha svegliati lamentoso e ci siamo accorti che aveva 38.5 di febbre e contemporaneamente che Camilo Cienfuegos aveva bagnato il letto! (la sera si era strafogato di citronelle...)
Stamattina, sempre per via della vana speranza di riavere la macchina fotografica, io da sola sono tornata ad Anse Volbert... ovviamente nessuna traccia della macchina fotografica, ma in compenso non ho trovato nemmeno più bus per rientrare! Dopo un'attesa di un'ora e mezza di cui l'ultima mezz'ora in compagnia di due anzianotti svizzeri di cui lei originaria del Wyoming (!), ho preso il primo autobus che è passato e che però faceva la Vallee de Mai e, stanca e preoccupata per Zorrino ammalato e che i miei uomini fossero preoccupati per me, sono scesa al jetty e ho preso un taxi... e li ho trovati a mangiare crackers col prosciutto, altro che preoccupati. Però, nonostante il Nurofen delle 8.00 del mattino, Zorro aveva ancora 38.5 di febbre, e ora dorme, porello...
E per fortuna che ho lasciato perdere l'insana idea che mi era balenata in mente di proseguire con il bus e smontare a Grand Anse per farmi qualche chilometro a piedi, perchè ha fatto uno sguazzone micidiale!
Mentre aspettavamo lo mamma, abbiamo giocato a qualsiasi cosa, abbiamo seviziato con l'argenteria i cagnolini, ho letto ai pupi la storia dei pirati con gli accenti di tutte le regioni italiane, abbiamo tolto il sifone al water, abbiamo giocato ad invadere la cucina della pensione, dato fuoco alla macchina della proprietaria, fatto pipì nel cocktail di benvenuto, incollato le palpebre al pipistrello, messo le lumache nel frigo, potato i germogli di banano, messo il trasferimento di chiamata del telefono dell'hotel sul numero della chiesa valdese a Porto Recanati... poi la mamma è arrivata e abbiamo finito di preparare i crackers col prosciutto!
Zorro ha di nuovo il febbrone. Medicina presa alle 14.00.
Qui c'è un clima da sbaraccamento generale. Rosemary ha già fatto pacchi di tutto, pipistrello compreso, resteremo solo noi e il geko verde.
Sono andato a chiedere la carta igienica e non trovava nemmeno più quella. Ha svaligiato il cesso di un'altra camera per portarla.
I pupi hanno fatto amicizia con Evinrude, la figlia 2enne di uno dei tanti schiavi di Rosemary. Dapprima timidamente, poi hanno azzardato a tenersi per manina, ora si azzuffano come selvaggi e facciamo la solita fatica boia a separarli...
(...)
Stavamo scrivendo??? Evinrude aveva preso uno dei 6 cuccioli e lo aveva scaraventato in mare, tentando poi di soffocarlo nella sabbia...
(...)
aaaaaaah.... Evinrude ci ha distrutti! La prossima volta che mi passerà per la testa di lamentarmi per la vivacità dei miei due mostri, dovrò ricordarmi di questa impetuosa e intraprendente 2enne seychellese! Cui prima abbiamo dovuto sottrarre i cagnolini che portava in giro tenendoli per una zampa... poi lo stesso trattamento lo voleva riservare ai miei due biondi tontoloni, alchè non potendo per ovvie ragioni reagire pure noi con la forza, ci siamo dovuti rinchiudere nel bungalow per sottrarci al suo dominio. Però poi porella, ha pur sempre 2 anni e si è messa a piangere, quindi siamo tornati a consolarla. Tutto questo comunque senza che in più di 1 ora ci fosse nessuno che venisse a controllarla! Ed eravamo stupiti l'altro giorno del bambino lasciato piangere lungo la strada!
h. 22.00
Tutto fa esperienza! certo che questa sarebbe stato meglio evitarla!!!
Siamo stati all'ospedale per Zorro, grazie all'assistenza e al passaggio di Rosemary (che in questa circostanza si è dimostrata molto gentile e fortemente disponibile!). La febbre era salita a 40 e la dottoressa cubana che mi si rivolgeva in spagnolo ha confermato il colpo di calore, non avevano un termometro per misurare la temperatura, e mi ha spiegato che è meglio curarlo in hotel visto che in ospedale si prendono infezioni, tanto che poi si è ironizzato sulla formidabile avanguardia ed efficacia della sanità pubblica seychellese, come banfa il loro presidente. Non che il nostro sia meglio (e intanto rischiamo di non averlo più al nostro ritorno in Italia), così in macchina abbiamo inneggiato gli slogans della rivoluzione cubana, e auspicato una revolucion planetaria!... e scoperto che Rosemary lascia Villa Flamboyant per spostarsi sulla Cote d'Or... siamo veramente i suoi ultimi guests in assoluto!
12 novembre 2011
Pranzato a La Petite Cabane de Marlene Barbe Ladouce
13 novembre 2011
Alcuni spot dell'ultima giornata a Praslin e del viaggio
Zorro ha sempre avuto la febbre alta, ma per fortuna siamo potuti restare nel bungalow fino all'ora di partenza, nonostante siano venuti i proprietari della Villa per inventariare il tutto, così abbiamo fatto i bagagli in tutta calma
il papà di Evinrude ci ha raccomandato di tenere i bambini lontani dai cagnetti perchè mordono, come lui fa sempre con la figlia (???)
Rosemary ha chiuso definitivamente Villa Flamboyant quando ce ne siamo andati noi! Praticamente ci ha aspettati!!!
La mami Marlene Barbe Ladouce ci ha spiegato che la nostra macchina fotografica probabilmente è stata venduta per comprare droga, e ciò, unitamente al fatto che i bagni dell'aeroporto siano dotati di bussola raccogli - siringhe, conferma la nostra impressione che le isole ne siano piene!
I bagni dell'aeroporto di Mahe sono dotati di saletta nursery che così ampia e bella e attrezzata, in Italia ce le sognamo!
I pupi sono stati bravissimi per tutto il viaggio: taxi, traghetto, bus, aereo, altro bus, macchina... A casa sgorillano di nuovo
La vita di un animatore di villaggio turistico viene vissuta molto pericolosamente tra compagna ufficiale lontana, amiche in visita, ragazze locali (anche se le nere hanno un cattivo odore....!), clienti single e clienti sposate, che danno appuntamenti sessuali nel bagno e un'ora dopo baciano appassionatamente il legittimo consorte... ne avevo seduto uno a fianco e me l'ha spiegato con dovizia di particolari.
Il Tg di Sky all'aeroporto di Milano ci mostra i festeggiamenti per un'Italia finalmente deberlusconizzata... e nonostante i turisti di ritorno dalle Seychelles non siano certo dei gran plebei, sono tutti contenti!
L'Italia e le Seychelles sono diverse per vegetazione, etnia, infrastrutture, temperatura e... al momento quest'ultima mi appare la differenza più rilevante.
C'è chi mi ha chiesto 'ci torneresti?', io ho risposto 'non ci volevo andare neanche questa volta qua!'
Forse in questa frase è racchiuso il mio amore-odio nei confronti delle Seychelles. e' vero che i paesaggi sono da cartolina, le spiagge e gli accessori d'effetto, la natura tropicalmente selvaggia, i creoli... creoli. E' anche vero che manca il valore aggiunto senza il quale non si percepisce la differenza tra bel posto e bella vacanza. E' ovviamente soggettivo, c'è chi rimane estasiato di fronte agli spaghetti al dente dall'altra parte del mondo, o dalla coreografia di don Lurio, o dal grasso della Marini. A me è tanto mancato il calore - folklore - usanze della gente, troppo fredda per intrattenere rapporti che possano andare oltre all'economico/commerciale. E' mancata quella sensazione di serenità che consente di sentirsi a proprio agio, come se si fosse nella propria cameretta! E' mancato qualcosa che potesse fare di noi dei viaggiatori, siamo rimasti semplici turisti. Non voglio oltre modo denigrare un luogo comunque affascinante, l'esperienza vissuta è tutto sommato positiva.
Se considero però gli sforzi fisici ed economici sostenuti per effettuare il tutto, allora penso 'ma vaffanc.....!